Gioca a calcio, sbatte la testa
grave un 34enne di Gandino

Sono ancora gravi, ma stazionarie, le condizioni di Massimo Caccia, il trentaquattrenne di Gandino infortunatosi sabato scorso durante l’incontro di calcio che metteva di fronte, sul campo dell’Oratorio di Vall’Alta, la formazione locale “B” e l’Oratorio Gandino B.

In quest’ultima società milita nel ruolo di attaccante Massimo Caccia, che vive nella frazione di Barzizza con la moglie e la figlia di appena 4 anni. Caccia ha sbattuto la testa con violenza contro il muro che delimita il campo: è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva della neurochirurgia degli Ospedali Riuniti di Bergamo. I medici segnalano un quadro clinico preoccupante e articolato, che non consente di sciogliere la prognosi.

Caccia, intubato per complicanze polmonari, presenta fratture della scatola cranica ed ematomi esterni costantemente monitorati.

L’incidente è avvenuto sabato pomeriggio, verso la fine del primo tempo, con il punteggio di 2-1 in favore della formazione di Gandino.  Massimo Caccia difendeva il pallone e il tentativo del difensore di casa di contrastarlo ha portato alla caduta e all’urto con il capo contro il muro di contenimento. L’impatto è stato violentissimo. Due compagni di squadra,  sono subito accorsi prestando le prime cure, estraendo la lingua all’infortunato che rischiava altrimenti il soffocamento. Un volontario con esperienza di pronto soccorso ha ulteriormente monitorato la situazione in attesa dell’ambulanza del 118, giunta sul campo dopo pochi minuti. La partita è stata immediatamente sospesa.

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