Gioco e scommesse in Lombardia: -22%
Ma le macchinette a gettoni +24,8%

Nel 2015 calano le attività connesse al gioco: da 1.495 a 1.170. Prime per imprese Milano, Brescia e Bergamo; in Italia Napoli, Roma e Milano. Cresce il Sud.

In calo le imprese del gioco in Lombardia: nell’ultimo anno quelle specializzate che, tra sedi ed unità locali, si dedicano al settore sono diminuite complessivamente del 21,7% passando da 1.495 a 1.170. In controtendenza la gestione di apparecchi a moneta o a gettone (+24,8%).

Ed è lombarda circa un’impresa del settore su otto in Italia (12,8%). Tra le province Milano è prima con 438 attività (-19,5%), seguita da Brescia (153, -15,5%) e Bergamo (123, -25,9%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese al I trimestre 2014 e 2015, relativi alle sedi di impresa ed alle localizzazioni attive specializzate nel gioco (attività esclusiva o principale).

In Italia scendono a 9 mila le imprese del gioco: -15,9%. Ma la gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro salgono del 25%. Per numero complessivo di attività prima Napoli che ne conta oltre mille (+15,6%). Seguono Roma con 694 (-20,3%) e Milano con 438 (-19,5%). Tra le prime dieci province, oltre a Napoli, le uniche ad aumentare sono: Salerno (+9,8%), Caserta (+14,3%) e Reggio Calabria (+6,9%).

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