Giovedì 15 stop ai costi di roaming
Telefonate e dati in Ue come a casa

Diverse compagnie hanno già anticipato la scadenza: ecco che cosa succederà.

Giovedì 15 giugno scatta l’abolizione dei costi di roaming tra i Paesi dell’Unione Europea. Questo vuol dire che se si è in viaggio in un paese estero (Ue) si potrà continuare a usare il proprio traffico voce e dati alla stessa tariffa nazionale. Alcuni operatori come Wind si è già adeguata dal 24 aprile, Tre dall’8 maggio, Vodafone ha già eliminato i costi di roaming da maggio e Tim ha annunciato l’abolizione proprio da giovedì 15 giugno, spiegando che, se il piano prevede il traffico su rete 4G, si potrà viaggiare a questa velocità anche nei paesi Ue, a condizione che sia disponibile questa tecnologia. Idem per Vodafone.

Per gli operatori è prevista la possibilità di porre dei limiti al traffico utilizzabile all’estero. L’unica compagnia italiana che per ora ha annunciato questa limitazione è Fastweb (500 minuti e 1 Giga di traffico) mentre per gli altri operatori l’utilizzo sarà libero a patto che si utilizzi la tariffa più in patria che all’estero (regola del fair use). Gli operatori potranno monitorare gli utilizzi delle nuove tariffazioni per 4 mesi per individuare eventuali abusi. Le norme sono infatti intese per coloro che viaggiano occasionalmente al di fuori del Paese in cui vivono o hanno vincoli, ovvero quello in cui lavorano o studiano. Non vanno interpretate come alternativa al roaming permanente. L’abolizione inoltre è valida solo per le tariffe base.

L’abolizione ale per tutti i 28 paesi dell’Ue, più Norvegia, Lichtenstein e Islanda. È compreso quindi anche il Regno Unito fino a Brexit avvenuta. Ecco l’elenco completo dei Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, compresi gli operatori di Guadalupa, Guyana francese, Martinica e Réunion, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, comprese le Isole Azzorre e Madera, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e Gibilterra compresa, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, comprese le Isole Canarie, Svezia, Ungheria. Il roaming rimane nei Paesi che non fanno parte dell’Ue, come la Svizzera, il principato di Monaco, Andorra o la Turchia.

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