Giuristi: «Pregiudizi verso gli stranieri»
Amadeo: «Qui rispetto dell’eguaglianza»

L’Asgi interviene sulle parole di Amedeo Amadeo parlando «effetto pregiudizievole per gli infermieri stranieri». Amadeo risponde: «Politiche del personale improntate al più rigoroso principio d’eguaglianza». L’Usb annuncia una denuncia.

L’Asgi interviene nel dibattito sulle parole di Amedeo Amadeo («al Bolognini non ci sono infermiere marocchine o romene») parlando «effetto pregiudizievole» in danno «degli infermieri stranieri».

Amadeo risponde scrivendo all’associazione: «politiche del personale improntate al più rigoroso principio d’eguaglianza» .

Intanto in un comunicato l’Unione sindacale di base annuncia: «Denunceremo il dr Amadeo»

La lettera di Amadeo all’Associazione studi giuridici sull’immigrazione

«Poiché ad animarmi sono sentimenti autenticamente antidiscriminatori e democratici - scrive Amadeo all’Associazione studi giuridici sull’immigrazione, non ho nessuna difficoltà ad aderire all’invito che la “Associazione studi giuridici sull’immigrazione” mi rivolge.

Avverto anzitutto la necessità di un chiarimento, dettato dalla necessità di evitare che le mie parole, sottratte al contesto in cui furono pronunziate, possano ingenerare malinteso ed essere riferite a condotte o volontà cui con tutta la mia persona rifuggo.

Quanto da me detto risponde a non più che una constatazione: il livello di fidelizzazione del personale dell’Azienda è tale che il turn over è estremamente contenuto: in Azienda lavorano perlopiù operatori che nella bergamasca vivono e risiedono stabilmente ed hanno fatto della Bolognini il lavoro della loro vita, dedicando la vita al lavoro. E’ questo un valore, apprezzato dal pubblico degli utenti, che deve avere il riconoscimento che merita.

Non ho perciò nessuna difficoltà a riconoscere che i successi organizzativi dell’ Azienda siano parimenti riferibili al personale infermieristico di ogni nazionalità, italiana e straniera, che sia in servizio presso l’Azienda; né ad asserire con forza che le politiche del personale siano da sempre improntate al più rigoroso rispetto del principio democratico d’eguaglianza consacrato nell’articolo 3 della Costituzione e, così, al rispetto del principio di parità di trattamento e non discriminazione: il personale è, non da ora ma da sempre, scelto esclusivamente sulla base dei criteri oggettivi di valutazione previsti dalla legge e non mai sulla base della nazionalità, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Nemmeno ho difficoltà ad invitare tutte le persone di buona volontà che ne abbiano le qualità professionali, in primis gli infermieri stranieri, a presentare domanda di assunzione presso l’Azienda, con la certezza, che intendo personalmente assicurare, che la loro domanda sarà valutata senza alcun pregiudizio derivante dalla loro nazionalità, nel rigoroso rispetto delle forme di legge.

Cordialità».
Il direttore generale dell’azienda ospedaliera «Bolognini», Amedeo Amadeo

L’intervento dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione

Le parole del direttore generale dell’ospedale Bolognini di Seriate, Amedeo Amadeo, che nei giorni scorsi ha affermato che il “successo” della struttura è dovuto agli infermieri “italiani”, aggiungendo che “qui non ci sono marocchine o romene”, rappresentano una “grave violazione del principio di parità di trattamento” e creano un “effetto pregiudizievole” in danno “degli infermieri stranieri”.

È quanto si legge in una lettera scritta dagli avvocati dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e indirizzata all’azienda ospedaliera.

I legali dell’associazione, rappresentata dagli avvocati Livio Neri e Alberto Guariso, chiedono all’ospedale di Seriate di “diramare immediatamente un comunicato” nel quale l’azienda dichiari, tra le altre cose, che le affermazioni di Amadeo “non rispecchiano valutazioni riferibili all’azienda” e che “gli infermieri stranieri sono invitati a presentare domande di assunzione presso l’azienda nella certezza che la loro domanda sarà valutata senza alcun pregiudizio derivante dalla loro nazionalità”. In caso contrario, l’associazione preannuncia che agirà in giudizio per far sanzionare il profilo discriminatorio delle affermazioni del manager ospedaliero.

L’Unione sindacale di base: «Denunceremo il dr Amadeo»

«Il direttore generale della Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate, dott. Amedeo Amadeo, ha affermato, davanti al presidente della regione Lombardia Roberto Maroni e a molto pubblico, di essere contento in quanto il successo dell’ospedale di Seriate sarebbe dovuto al fatto che “qui non ci sono infermiere marocchine o rumene”.

Tale affermazione - scrive l’Unione sindacale di base - era accompagnata da altre incommentabili esternazioni sessiste rivolte ad una dottoressa presente in sala.

Riteniamo che le espressioni del direttore generale siano non solo moralmente ed eticamente gravissime, tanto più perché rese nell’esercizio di funzioni pubbliche, ma anche penalmente significative in quanto chiaramente razziste e discriminatorie. Tra l’altro, dato che in una azienda ospedaliera si entra per concorso, non vi può essere alcun filtro del direttore generale nelle assunzioni, tant’è che in organico vi sono numerosi dipendenti stranieri.

Unione Sindacale Di Base- federazione di Bergamo- a tutela dei lavoratori italiani e stranieri dipendenti della A.O Bolognini provvederà nei prossimi giorni a depositare denuncia a carico del dott. Amadeo, ritenendo chiaramente violate le disposizione del D.L. 654/1993 (legge Mancino)».

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