Gli istituti professionali in ginocchio
Al Galli nuova ala ferma dal 2011

All’Isis Galli ormai da qualche anno si entra da una porta laterale, un’entrata ricavata a lato di quella che una volta era quella ufficiale. Ci si arriva costeggiando una transenna costruita con pannelli di compensato, che ormai sono lì da tempo.

È un esempio che racconta di come gli istituti professionali siano in ginocchio. «Nel 2009 – spiega il dirigente scolastico dell’Istituto, la professoressa Nadia Baldini – era stato deciso dalla Provincia un ampliamento dell’edificio scolastico. Nel 2011 però, quando ormai mancavano pochi mesi al termine dei lavori, ci sono stati problemi causati dal Patto di stabilità. Da allora qui tutto è fermo». E non è l’unico problema. «Le aule che abbiamo a disposizione – continua Baldini – non sono sufficienti per contenere tutti i nostri studenti, così la Provincia ci ha assegnato sette aule al Quarenghi, senza però il diritto a utilizzare la palestra e i laboratori».

Al Pesenti i problemi, che sono anche legati alla struttura, riguardano ancora di più le dotazioni delle classi e dei laboratori: aule grandi, ma che qua e là mostrano «buchi» nelle pareti, banchi rovinati, postazioni laboratoriali molto vecchie. «Una struttura come la nostra – spiega il dirigente, Marco Pacati – che ha un carattere tecnico e professionale, necessita di un rinnovo costante delle attrezzature e della tecnologia, che “invecchia” facilmente. Spesso questo è possibile solo grazie al sostegno di alcune imprese che, quando dismettono delle attrezzature, ce le offrono».

Una situazione, quella dei professionali, che è nota anche all’Ufficio scolastico provinciale.

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