Guarente non si presenta al processo
Multa e accompagnamento coatto

L’ex calciatore atalantino era stato convocato come testimone nel processo che vede alla sbarra 147 ultrà, tra atalantini e catanesi, accusati di violenze tra il 2009 e il 2012. Per due volte non si è presentato e ha inviato un certificato medico: «Problemi al ginocchio». Dal giudice una sanzione di 300 euro e l’ordine di accompagnamento coatto alla prossima udienza.

Fra i testimoni dell’accusa, retta in aula dal pm Carmen Pugliese, c’è il calciatore Tiberio Guarente, ex atalantino che ora veste la maglia dell’Empoli. Convocato una prima volta per deporre in aula a Bergamo, non si era presentato e aveva inviato un certificato medico che documentava problemi al ginocchio. È quindi partita una seconda convocazione per l’udienza del 22 gennaio, ma anche a questo appuntamento il calciatore non si è presentato, inviando un certificato in cui ha dichiarato di doversi sottoporre a infiltrazioni al ginocchio.

Un’assenza che non è piaciuta al pm Pugliese, che l’ha definita «un insulto all’autorità giudiziaria» e ha chiesto al giudice Maria Luisa Mazzola l’accompagnamento coatto del calciatore-testimone alla prossima udienza. Il giudice ha accolto la richiesta, ritenendo che la terapia del giocatore fosse rinviabile: ha quindi disposto che Guarente venga accompagnato in tribunale dai carabinieri per l’udienza del 26 gennaio. Nei suoi confronti è scattata anche un’ammenda di 300 euro. Guarente, calciatore atalantino fino al 2010, nell’ultimo periodo in nerazzurro aveva avuto degli attriti coi tifosi, che avevano anche realizzato uno striscione contro di lui.

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