I bagni pubblici diventano bar
L’esempio di Turku in Finlandia

Cose Turku si potrebbe dire. Ma non siamo in Turchia, bensì nella fredda Finlandia dove bagni pubblici, scuole e persino banche sono diventate bar.

Turku è una città fedele al suo passato, votata alla salvaguardia della propria storia, alla conservazione del proprio patrimonio fino a farlo diventare oggetto di museo, ma non può comunque non stupire quando scopri che qui una scuola, una farmacia, una banca e i bagni pubblici - strutture ormai abbandonate - sono stati trasformati in bar, birrerie, locali per giovani.

Al Koulu (scuola) le birre si chiamano magister o rector, al Pankki (banca) allo sportello depositi si fanno solo prelievi di bionde, brune e rosse, all’Apteekki (farmacia) negli scaffali non ci sono vasi di medicine, ma boccali di birre e malto. E al Vessa (bagni pubblici) nulla (fortunatamente) è come prima. Aprire un bar in un gabinetto pubblico ha dell’incredibile, ma
qui la stravaganza è la regola. Più sulla costa, nella vicina Naantali, c’è persino chi
ha trasformato il proprio salotto di casa in un caffè. Da «Antonius» nella città vecchia un’arzilla signora offre vicino al camino biscotti speziati, torte e caffè. Sotto lo sguardo vigile di quadri di antenati e foto di famiglia, sprofondati nelle poltrone dove saltellano due gattoni, gli avventori si scaldano con bevande bollenti.

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