I cartelli di Pontoglio, altolà del prefetto
«Vanno tolti, non sono in regola»

La segnaletica che invita chi non è di cultura cristiana ad andarsene è stata messa dal sindaco Seghezzi.

«Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene». I cartelli anti-islam (e non solo) messi dalla Giunta di centrodestra a Pontoglio (Brescia), dopo aver innescato le polemiche, ora dovranno essere rimossi. Il prefetto di Brescia Valerio Valenti ha infatti invitato il sindaco del Comune di Pontoglio Alessandro Seghezzi a rimuovere i cartelli stradali affissi qualche settimana fa e che invitano le persone che entrano in paese a rispettare le tradizioni cristiane.

Una particolare «segnaletica» che ha scatenato non poche polemiche, ma anche il sostegno dei lumbard, nonché della consigliera regionale della lista Maroni presidente Lara Magoni che su Facebook aveva fatto i complimenti al sindaco. I cartelli - che la Giunta comunale del paese ha voluto attraverso l’approvazione di una delibera - sono stati posizionati agli ingressi del paese. Il prefetto di Brescia ora ha deciso di farli togliere, ha rilevato come i cartelli non siano conformi al codice della strada e che quindi andrebbero rimossi. In particolare sotto accusa è la tipologia della segnaletica. Il colore mattone è proprio delle indicazioni di carattere turistico, pur non fornendo alcuna indicazione sul territorio. La Digos di Brescia ha invece segnalato la vicenda alla procura, che sta valutando eventuali reati penali.

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