I giovani, Bergamo e la musica:
la città non ci dà il giusto spazio

Una domenica pomeriggio all’insegna dei giovani e della musica. Ieri, sul palco allestito al Quadriportico del Sentierone si sono alternati in 13, tra solisti e band giovanili emergenti della Bergamasca che hanno proposto tanti e diversi generi: dal pop al new metal, dal rap al rock italiano fino al power metal e al blues rock.

L’iniziativa «iBand», alla sua seconda edizione (si ripeterà mercoledì 10 dalle 20 nel parco di Sant’Agostino), è stata organizzata dall’istituto scolastico privato iSchool con il patrocinio del Comune di Bergamo. «È importante che la scuola e la città diano questa possibilità» dicono Alessandro Scrignoli, 19 anni studente di iSchool e Federico Baldi, 18 anni, protagonisti della web serie «Caramelle», «per la quale - aggiungono - ci ha aiutato iSchool».

«La situazione a Bergamo per i giovani musicisti è pessima: pochissimi locali permettono ai ragazzi di esibirsi», afferma Axel Novelli, studente di iSchool, nel direttivo della manifestazione e componente della band Edge of Memories. «I giovani di Bergamo sono vivaci e ci sono tantissimi gruppi: chiediamo solo un palco, solo di suonare. Ci sono luoghi come Edoné o Polaresco aperti ai giovani emergenti, ma sono casi isolati. Ecco perché questa iniziativa è importante».

Davide Cazziol, Cristiano Marchesi, Massimiliano Cirelli e Oscar Giavazzi, ventenni componenti del gruppo death metal «Helion», aggiungono: «Il nostro genere è particolare e quindi facciamo ancor più fatica a trovare posti dove esibirci. Al Polaresco avevamo chiesto di poter suonare, ma la risposta fu negativa». Che i luoghi per ritrovarsi a suonare siano pochi, lo dimostra anche il fatto che il gruppo provi in una cella frigorifera dismessa, nel retro del negozio di alimentari del padre di uno dei componenti.

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