Ici, a Costa Volpino non si paga da un anno

Lotta all’evasione fiscale e programmazione negoziata, questi potrebbero rappresentare i cardini a cui i Comuni italiani dovranno fare riferimento per compensare le minori entrate dovute alla cancellazione dell’Ici (Imposta comunale sugli immobili) sulla prima casa. Tra i pochissimi comuni che hanno deciso di precorrere i tempi e rinunciare all’Ici sulla prima casa c’è Costa Volpino. Il sindaco Cavalieri e l’assessore al Bilancio e Finanze, Elena Pusceddu difendono a spada tratta la scelta di un anno fa: «Si è dimostrato che i servizi erogati dall’ente si sono mantenuti di alta qualità, senza dover mettere le mani in tasca ai cittadini. Il parziale taglio dell’Ici ha comportato una minor entrata che va dai 160 ai 170 mila euro, importo che, lavorando bene sugli introiti extratributari nonché sfruttando con criterio le potenzialità in tema di programmazione negoziata del territorio può essere ben attutita dal bilancio nella sua complessità». Anche l’Anci (associazione nazionale comuni italiani) è convinta che si può abolire l’Ici. Ma i paesi, alle prese con manovre certosine per far quadrare i conti, parlano di «mazzata» se dovesse essere cancellata. A meno che - come assicurato dal sottosegretario all’Economia Giuseppe Vegas - non venga compensata con più soldi ai Comuni.(20/05/2008)

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