Il 16enne ferito dalla motoslitta
Risvegliato, migliora: tornerà a sciare

«Non solo potrà tornare a una vita normale, ma potrà anche tornare a sciare». Arrivano notizie confortanti su Michele C., il ragazzo di 16 anni (compiuti ieri) rimasto gravemente ferito mercoledì, in uno scontro con una motoslitta in pista a Santa Caterina Valfurva (Sondrio).

Venerdì 6 febbraio il ragazzo, in Terapia intensiva a Sondalo, è stato visitato da un neurochirurgo di Milano, che lo ha risvegliato dal coma: il giovane sciatore ha risposto agli stimoli e tutto lascia ben sperare. Al termine della visita gli è stato di nuovo indotto il coma, in via precauzionale, visto il quadro clinico delicato (Michele è stato già operato a femore e tibia e presto sarà sottoposto a un intervento all’omero e al viso).

«Per noi è stato un sollievo sapere che si riprenderà - sottolinea l’allenatore Battista Tomasoni -, anche se sarà un percorso tutto in salita». Per Tomasoni la presenza della motoslitta è stata «una grave imprudenza, visto che - spiega - c’erano duecento ragazzini che si allenavano. Infatti è stata schivata da un altro ragazzo».

Sulla dinamica degli spostamenti del mezzo cingolato della Forestale sembra esserci un giallo: dalla prima ricostruzione dei carabinieri sembrava infatti che la motoslitta, dopo aver portato a valle una ragazza ferita stesse risalendo lungo la pista per soccorrere un altro giovane con la frattura della tibia. Pare, da ulteriori accertamenti tutt’ora al vaglio, che siano emerse altre testimonianze, secondo le quali quest’ultimo soccorso sarebbe stato in realtà richiesto - ma il condizionale è d’obbligo - dopo che si era già verificato l’incidente del sedicenne di Bergamo.

Tutte comunque ricostruzioni ipotetiche, al momento: anche perché in questi casi la magistratura non può procedere d’ufficio (e dunque, al momento, su questo caso non ci sono né inchieste né indagati), ma soltanto a seguito di una querela di parte che dovrebbero presentare i familiari di Michele C., il sedicenne ferito.

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