Il comandante revoca l’ordine di servizio
Cgil: polizia locale, meglio tardi che mai

Domenica il rischio di maltempo ha determinato lo slittamento della sfilata di mezza Quaresima. Il rischio si è rivelato infondato perché non ha piovuto, ma perlomeno è stata evitata una situazione potenzialmente molto complicata sul piano del traffico perché la mezza Quaresima, la partita dell’Atalanta allo stadio e quella della Foppa al Palazzetto avrebbero determinato l’afflusso di decine di migliaia di persone in centro e con lo sciopero della polizia locale in ballo sarebbe stato probabilmente il caos.

La situazione non si ripeterà domenica 22 marzo, nuovo giorno fissato per la sfilata, perché l’Atalanta sarà di scena a Napoli e perché non ci sarà lo sciopero della polizia locale: il rinnovo della rsu venerdì scorso ha negato la proclamazione delle sciopero che per legge deve essere annunciato almeno dieci giorni prima.

Con una scarna email inviata venerdì 13 marzo alle 17,28 - dopo il rinvio della sfilata-, il comandante della polizia locale del Comune di Bergamo ha intanto - lo dice un comunicato della Cgil - «fatto marcia indietro, revocando l’ordine di servizio “della discordia”: l’obbligo (per alcuni lavoratori) di presentarsi al lavoro il 15 marzo era stato fortemente criticato la scorsa settimana dalla Fp-Cgil dal momento che “imponeva di presentarsi al lavoro in una giornata di riposo e, per giunta, in una giornata in cui la Rsu del Comune aveva dichiarato il blocco delle prestazioni straordinarie”».

La Cgil ricorda che le «Rappresentanze Sindacali Unitarie del Comune avevano proclamato la mobilitazione (nel rispetto della procedura e dei limiti previsti dalla legge 146/1990) per rivendicare anche per i turnisti il riconoscimento del diritto di fruire del riposo nelle festività infrasettimanali o, quantomeno, la possibilità di fruire di tale riposo in data diversa nel caso in cui ricorrano improrogabili esigenze di servizio. Dunque di non essere costretti a lavorare più di chi presta la propria opera a giornata. Nel 2014 il personale turnista ha dovuto lavorare 11 giorni in più di chi ha lavorato a giornata».

Nella mail, inviata tra gli altri al coordinatore ed al vice coordinatore della Rsu, ma non alla Fp-Cgil, si legge: «Richiamato l’ordine di servizio in oggetto, considerati i dispositivi definiti con le Forze dell’Ordine per il presidio delle manifestazioni che si svolgeranno in città domenica 15 marzo e la disponibilità fornita da personale volontario; dispongo la revoca dell’ordine di servizio n. 04/15 del 2 marzo 2015 per cessata esigenza».

«Ne prendiamo atto, del resto, meglio tardi che mai, quello che conta è il risultato - ha commentato Gian Marco Brumana, segretario generale provinciale della Fp-Cgil -. Corre l’obbligo, tuttavia, di ricordare al comandante della polizia locale che nel caso di proclamazione di una legittima iniziativa sindacale, non spetta a lui, né a qualsiasi altro dirigente e nemmeno al sindaco, ma solo al Prefetto in sede locale assumere eventuali ordini per impedire astensioni dal lavoro del personale interessato e solo a seguito di determinate condizioni. Né risulterebbe lecito, chiedere preventivamente chi voglia partecipare o meno all’astensione dal lavoro proclamata a livello sindacale al fine di ricercare la “disponibilità … di personale volontario”, per fare l’esatto contrario. Il diritto di sciopero pare sia ancora un diritto il cui esercizio è costituzionalmente garantito nell’ambito delle leggi che lo regolano».

Nella serata di lunedì 16 marzo la precisazione di Sergio Gandi. «La revoca dell’ordine di servizio - spiega l’assessore alla sicurezza del Comune di Bergamo - avvenuta venerdì scorso da parte del comandante della polizia locale Virgilio Appiani ha avuto esclusivo carattere tecnico e non è figlia di una decisione di tipo politico. Non era più necessaria la presenza degli ufficiali della polizia locale, vista la risposta delle associazioni e dei volontari che collaborano spesso con l’Amministrazione comunale in occasione degli eventi che animano la città, vista la disponibilità non solo della Questura e delle forze dell’ordine, ma anche quella di alcuni agenti della polizia locale che avevano assicurato il loro apporto in occasione della sfilata di mezza Quaresima nonostante il blocco degli straordinari indetto dal Rsu».

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