Il gip di Brescia ha già deciso
i due arrestati restano in carcere

Restano in carcere i presunti assassini dei coniugi Seramondi. Lo ha stabilito il Gip di Brescia Giovanni Pagliuca che ha convalidato i fermi.

Quindi sia il pachistano Muhammad Adnan, che ha confessato di aver sparato, sia l’indiano Sarbjit Singh non potranno lasciare il carcere: sono accusati di duplice omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

L’indiano residente a Casazza invece avrebbe affrontato il complice urlandogli di non sparare. L’uomo invece, imbracciando un fucile a canne mozze, alle 9,52 di martedì 11 agosto era entrato nel negozio «Da Frank» e aveva freddato la coppia bresciana.

La testimonianza dell’indiano è stata raccontata dal suo legale, l’avvocato Nicola Mannatrizio, mercoledì al termine del lungo (tre ore filate) interrogatorio di convalida del fermo. Il pakistano, che ha materialmente fatto fuoco uccidendo Francesco Seramondi e la moglie Giovanna Ferrari, aveva invece ribadito quanto aveva già raccontato ai magistrati subito dopo il fermo, avvenuto domenica a Casazza a casa di Singh, ovvero di aver agito perché la concorrenza del negozio di Seramondi, «Da Frank», stava danneggiando il suo identico negozio, «Dolce e salato», distante qualche decina di metri.

Il giudice Giovanni Pagliuca si era preso qualche giorno per decidere sulle misure cautelari per i due fermati: invece giovedì mattina ha immediatamente sciolto le riserve.

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