
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 20 Maggio 2008
Il Grande Cardinale di Manzù nel cortile della Provincia
Il cortile del Palazzo Provinciale si arricchisce di una nuova e importante opera d’arte firmata Giacomo Manzù (Bergamo 1908 - Ardea 1991). Si tratta de «Il Grande Cardinale», opera di proprietà della Fondazione Istituti Educativi di Bergamo e ceduta in comodato alla Provincia. Il capolavoro dell’artista bergamasco, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, sarà presentato e inaugurato sabato 24 maggio, in occasione della Festa della Provincia, alle ore 16.30, in via Tasso 8. L’opera «Cardinale», alta 324 centimetri, è una fusione in bronzo da calco originale del 1965, fusione del 2005. «Si tratta di una scultura realizzata dopo la morte dell’artista e certificata da autentica rilasciata da Inge Manzù – spiega il Fernando Noris, storico dell’arte e curatore delle mostre alla Sala Manzù e allo Spazio Viterbi -. Di questa fusione del 2005, risultano eseguiti quattro esemplari: due già proprietà Carlo Bilotti da lui donate una al Museo Bilotti di Roma e una a Cosenza. Una terza fusione è in collezione privata italiana. La quarta ( ma la prima di quelle fuse) è quella pervenuta alla Provincia di Bergamo».L’opera va ad aggiungersi alle altre quattro sculture di Giacomo Manzù già acquistate dalla Provincia ed esposte nel cortile e nelle sale del Palazzo: Caravaggio, Donna che guarda, Tebe distesa nell’ovale, Testa di giapponese.«La qualità e il significato innovativo dei Cardinali di Manzù sono stati spesso sottolineati dalla critica, che ha visto in queste opere monumentali l’espressione della più compiuta sintesi tra etica e estetica nella poetica dell’artista – prosegue il professor Noris -. L’opera è stata esposta in diverse rassegne internazionali. La sua acquisizione e la sua esposizione permanente al pubblico costituisce il particolare omaggio della Provincia di Bergamo allo scultore nell’anno in cui si celebra il centenario della nascita».Il «Cardinale» e le altre quattro opere di Giacomo Manzù si affiancano agli altri importanti capolavori che si trovano nel Palazzo della Provincia e portano la firma di autori bergamaschi come Ugo Riva, Nino Galizzi, Piero Brolis, Alberto Meli, Mario Donizetti, Ferruccio Guidotti, Pipi Carrara, Stefano Locatelli, Edoardo Villa.(20/05/2008)
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