Il Parco delle Orobie trasloca
La nuova sede sarà ad Albino

Una nuova sede più spaziosa, meno costosa, con uffici in rete e spazi a misura di cittadino. Il Parco delle Orobie Bergamasche, entro la fine di febbraio 2013, trasferirà il proprio quartier generale dal palazzo in città di via Camozzi 111, ad Albino.

Una nuova sede più spaziosa, meno costosa, con uffici in rete e spazi a misura di cittadino. Il Parco delle Orobie Bergamasche, entro la fine di febbraio 2013, trasferirà il proprio quartier generale dal palazzo in città di via Camozzi 111, ad Albino in viale Libertà 21, nei locali di proprietà della Comunità Montana Valle Seriana. Il via libera è arrivato all'unanimità dall'Assemblea della Comunità del Parco, il 29 novembre scorso e dal Consiglio di Gestione di giovedì 13 dicembre.

«L'iter di trasferimento è stato condiviso - ha spiegato il presidente del Parco delle Orobie Bergamasche, Yvan Caccia incontrando i giornalisti insieme insieme al direttore Mauro Villa e ai presidenti delle Comunità Montane Alberto Mazzoleni, Eli Pedretti e Guido Giudici - perché la decisione di cambiare sede è maturata a seguito della recessione e della spending review. In 4 anni risparmieremo 84 mila euro e rispetto alla sede attuale guadagneremo 69 mq. di uffici, tutti in rete e organizzati a misura delle necessità del cittadino, con un netto miglioramento per la privacy ed i servizi di accoglienza. Inoltre i 369 mq. dei nuovi uffici ci verranno consegnati “chiavi in mano”, arredati, attrezzati ed imbiancati».

La nuova sede ad Albino consentirà una significativa razionalizzazione dei servizi, con benefici anche in termini di riduzione dei costi per il sistema pubblico.

Il nuovo «padrone di casa», infatti, non sarà più un privato ma un Ente Pubblico: la Comunità Montana Valle Seriana, soddisfatta non solo di poter introitare 24 mila euro l'anno ma anche di poter riaprire gli uffici inutilizzati da circa 4 anni, dall'anno della fusione delle Comunità Valle Seriana Superiore con quella Inferiore.

«I nuovi uffici sono piaciuti anche ai nostri tecnici – ha concluso Caccia - che ogni giorno incontrano i referenti dei Comuni ed i privati per discutere pratiche delicate. L'organizzazione degli spazi in locali ampi, confortevoli e separati l'uno dall'altro favorirà infatti la privacy, le relazioni, il delicato lavoro di dialogo e analisi nell'ambito di piani complessi».

«Il trasferimento della sede è un segno di rinnovamento – ha sottolineato Alberto Mazzoleni, presidente della Comunità della Valle Brembana – la nuova sede di prestigio e spaziosa andrà a beneficio degli utenti che compenseranno il trasferimento dalla sede cittadina con l'ottimizzazione degli spazi e un netto miglioramento sia in accessibilità, grazie alla tramvia, sia per i parcheggi certamente più numerosi».

Positivo anche il parere di Guido Giudici, presidente della Comunità Montana della Valle di Scalve che ha sottolineato: «La decisione del trasferimento è stata presa in modo condiviso e in tempi brevi a testimonianza della forte collaborazione che ci lega al Parco».

Assolutamente soddisfatto il presidente della Comunità montana della Valle Seriana, Eli Pedretti che ha detto: «Avere il Parco accanto a noi è molto importante non solo perché apporterà prestigio e risorse economiche alla nostra Comunità ma anche perché permetterà di lavorare in modo razionale e condiviso. Da questa scelta esce vincente la montagna».

Riconoscendo le difficoltà dovute alla conformazione del territorio e la necessità di semplificazione delle procedure nel rapporto con il Parco, il presidente Yvan Caccia, unitamente al Consiglio di Gestione ed all'Assemblea del Parco, ha dato il via libera al servizio di Protocollo decentrato del Parco presso le sedi delle Comunità Montane.

Nel corso del prossimo anno, attraverso l'Ufficio Protocollo delle Comunità Montane a Piazza Brembana, Vilminore e Clusone, sarà possibile protocollare la documentazione diretta al Parco, senza doversi recare al Protocollo generale di Albino, con un significativo risparmio di costi e di tempo.

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