Il Pd e il taglio dei ticket regionali
«I lombardi versano più di prima»

«È un flop il taglio dei ticket regionali sui farmaci: i lombardi versano più di prima». Lo sottolinea il gruppo consiliare del Pd in Regione. Le cifre che riguardano il territorio orobico indicano che « in 5 mesi i bergamaschi hanno pagato 147 mila euro in più rispetto al 2013».

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha dichiarato la sua battaglia ai ticket: abolizione totale, con un primo intervento entro il 2015. E già nel corso di quest’anno la Regione Lombardia aveva adottato, da aprile, il provvedimento per eliminare la «gabella» sui farmaci ai lombardi sopra i 65 anni e appartenenti alle fasce di reddito più basse. Ma la soluzione non convince il Partito democratico.

I calcoli del Pd si basano sui dati di Federfarma Lombardia. Il monitoraggio di Federfarma sulla spesa farmaceutica convenzionata con il Servizio sanitario nazionale in Lombardia si basa su un confronto di varie voci tra 2013 e 2014: spesa lorda sui farmaci per Asl di appartenenza ( nella spesa lorda, intesa comprensiva di ticket, sono raggruppati farmaci griffati, generici, galenica e ossigeno); importo del ticket; spesa netta, quindi senza l’importo del ticket; numero di ricette.

Per dirla in modo semplice, guardando le cifre di Federfarma: per esempio nel confronto tra agosto 2014 e e agosto 2013 in tutta la regione la spesa lorda è scesa del 3,47%, il numero delle ricette è sceso dello 0,62%, ma nel contempo l’importo dei ticket è cresciuto dell’1,44%.

Se la spesa cala (anche tenendo conto del fatto che possono essere aumentati gli acquisti di farmaci generici rispetto al 2013), e il numero delle ricette resta più o meno lo stesso, ma cresce l’importo dei ticket, sembrerebbe chiaro che per i lombardi non esenti la quota di contribuzione al servizio sanitario nazionale in un anno per i farmaci ha comportato un esborso più elevato.

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