Il pirata della strada resta in carcere
Non risponde, si attende decisione del gip

Matteo Vitali, il pirata della strada che giovedì 16 aprile a Grassobbio ha travolto e ucciso con il suo furgone Francesco Pavone, che era in sella al suo scooter, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio al quale è stato sottoposto in carcere.

Sulla convalida dell’arresto e sulle misure cautelari il gip Bianca Maria Bianchi deciderà nelle prossime ore. Per il momento Vitali resta in carcere. Il 43enne titolare dell’autolavaggio «Car wash» di Zanica, dopo aver travolto il 57enne, assessore all’Urbanistica del Comune di Grassobbio, non si era nemmeno fermato e poco dopo aveva provocato un secondo incidente, senza gravi conseguenze, ferendosi. Quando la polizia stradale l’ha fermato, il 43enne era all’ospedale Bolognini di Seriate per farsi medicare.

Vitali, che è stato trovato positivo alla cannabis e che già nel 2011 si era visto ritirare la patente per aver causato un grave incidente a Rezzato, nel Bresciano, è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, omissione di soccorso e fuga. Le forze dell’ordine sono risaliti a lui in poco tempo perché testimoni dell’incidente in cui ha perso la vita Pavone avevano fotografato il furgone Citroen Jumper bianco in fuga.

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