Il racconto del tabaccaio aggredito
«Ormai non c’è più sicurezza»

Violenza gratuita, inaudita, consumata in appena 33 secondi sabato sera nella tabaccheria di via Carnovali. Un’aggressione di cui Gianbattista Gamba, il titolare, porta i segni sul volto. Ma già lunedì sera era di nuovo al lavoro.

È il tabaccaio a raccontare cosa esattamente sia successo sabato sera, intorno alle 19.35. «Ero vicino alla porta perché stavo chiudendo - ricorda - quando ho visto un’auto fermarsi con le quattro frecce». Si è così preparato a servire quell’ultimo cliente ritardatario e si è voltato dirigendosi verso il bancone. A quel punto è stato colpito con forza, da dietro, alla tempia destra. «Con la canna della pistola», aggiunge mostrando il segno vicino all’occhio pesto. Poi, il primo uomo lo spinge dietro il bancone. Lui è già a terra quando viene colpito ancora. Mentre il secondo uomo passa ignorando completamente la cassa e dirigendosi nella stanzetta sul retro, dove si trovava la cassaforte. Qui sono stati prelevati i contanti e poi gli aggressori sono fuggiti, lasciando Gamba a terra con il volto pesto.

«Paura? Non ne ho avuto il tempo - ricorda ancora Gamba -, rabbia però sì, l’unica cosa certa è che non c’è più sicurezza, non è possibile che uno si infili il passamontagna e ti riduca così». Per il tabaccaio 25 giorni di prognosi.

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