Profughi, il prefetto convoca i sindaci
Lega all’attacco. Spirano: non li vogliamo

Il prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino ha inviato una lettera di convocazione a 64 sindaci della Bergamasca, invitandoli a partecipare a una riunione, nel pomeriggio di martedì 19 maggio in Prefettura, sul tema dell’accoglienza ai profughi. Polemiche dalla Lega Nord.

«I continui, significativi flussi migratori di cittadini stranieri provenienti dai Paesi del Nord e Centro Africa, nonché dai Paesi del Mediterraneo - si legge nella convocazione - e la conseguente necessità di reperire strutture capaci di consentire l’ospitalità e l’assistenza temporanea, hanno posto in luce la necessità di delineare efficaci percorsi operativi in grado di far fronte alle numerose criticità che si palesano nell’ambito dell’attività di accoglienza». «In tale contesto assume un ruolo rilevante - prosegue la lettera ai sindaci - il rapporto di collaborazione tra Istituzioni, allo scopo di garantire, nel rispetto dei ruoli, l’adempimento delle attività connesse».

Giovanni Malanchini, coordinatore dei sindaci per la Lega Nord oltre che sindaco di Spirano, ha commentato così la convocazione in un post pubblicato sul suo profilo Facebook: «Io mi opporrò in ogni modo: a Spirano nessuno ospiterà un solo profugo, anche se i 35 euro al giorno possono far gola a buonisti vari e professionisti della bontà - continua il suo post online -. Chiederò invece al prefetto di portare al governo le richieste di lavoro degli spiranesi disoccupati. Vediamo se prefetto e governo avranno più considerazione della mia gente o dei presunti profughi / sicuri clandestini».

Malanchini usa toni polemici: «Io porterò tutte le domande che ho nel cassetto: se cercate lavoro e volete inviarmi il vostro curriculum, usate il mio indirizzo mail [email protected]. Prima di ospitare un soli disperato, il governo deve trovare lavoro a tutti suoi cittadini. Il prefetto, funzionario nominato e strapagato, non potrà far nulla contro la volontà dei sindaci, che sono regolarmente e democraticamente eletti dalla gente».

Interviene anche segretario provinciale della Lega Nord, Daniele Belotti: «Il prefetto di Bergamo – spiega Belotti in una nota diffusa nel pomeriggio del 16 maggio – convoca i sindaci per trovare disponibilità ad accogliere i profughi/clandestini. Nella lettera inviata ai comuni scrive: «In tale contesto assume un ruolo rilevante il rapporto di collaborazione tra istituzioni allo scopo di garantire, nel rispetto dei ruoli, l’adempimento delle attività connesse. Dopo che la signora prefetto se ne è fregata di rispondere alle richieste dei comuni e ha fatto aspettare dei sindaci svariati mesi per un incontro, ora chiede un “rapporto di collaborazione tra istituzioni”? Che coraggio».

«I sindaci leghisti – prosegue – non mancheranno, ma per ribadire la loro contrarietà a far spendere ai contribuenti italiani quasi 2 miliardi di euro per l’accoglienza di profughi che in verità sono per il 90% semplicemente dei clandestini. Inoltre torneranno a chiedere rispetto per le istituzioni locali (elette e non nominate come i prefetti) per mettere così fine all’invio di profughi con preavvisi all’ultimo minuto ai sindaci, trasparenza sui conti dell’accoglienza (altra questione sollevata e snobbata dalla prefettura) oltre che un impegno a sollecitare il ministero dell’Interno all’istituzione di una commissione territoriale per l’esame delle domande dei rifiugiati al fine di ridurre i tempi di soggiorno, e quindi i costi, stabilendo chi ha diritto all’asilo e chi, invece, essendo clandestino debba essere rimpatriato».

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