Immigrati, Lega all’attacco di Gori
«L’asilo di Castagneta? Vendiamolo»

Il Carroccio all’attacco di Palafrizzoni dopo la decisione di destinare la struttura agli immigrati.

«Siamo a richiedere con forza, per ridurre i tagli e le tasse ai bergamaschi, di mettere in vendita non solo la Cascina Ponchia, occupata illegalmente, ma anche l’ex asilo di Castagneta, situato in una delle zone di maggior pregio della città». Dopo la decisione di Palafrizzoni di destinare l’ex asilo di Castagneta all’accoglienza dei migranti, ecco arrivare puntuale la presa di posizione della Lega. «Con la concessione - dichiara Daniele Belotti, segretario provinciale della Lega Nord - dell’ex asilo di Castagneta per ospitare 23 clandestini di Pakistan, Ghana, Nigeria, Gambia, Senegal, Burkina Faso, Mauritania, Mali, Costa d’Avorio, Bangladesh, paesi che non sono in guerra, il sindaco Gori e la sua maggioranza di sinistra dimostrano ancora una volta come la priorità della giunta siano gli stranieri e non i bergamaschi. Questi buonisti da salotto che parlano tanto di accoglienza e solidarietà a spese dei contribuenti e dei cittadini italiani hanno veramente stancato: volete aprire le porte a centinaia di migliaia di clandestini, allora cominciate a dare il buon esempio aprendo le porte di casa vostra. Perché a Castagneta non ci mettono 25 bergamaschi che non hanno casa e lavoro?».

«Ecco il vero “cambio di passo” del sindaco Gori - sottolinea Massimo Bandera, segretario cittadino del Carroccio -: prima i clandestini e gli islamici, poi i bergamaschi. Qualche esempio? Appena eletto ha tolto i braccioli dalle panchine in modo da favorire il riposino, comodamente distesi, di sbandati e ubriaconi stranieri; poi si è dato un gran daffare per trovare una sede per il ramadan agli islamici e ha già promesso loro una nuova moschea; si è messo in prima fila a dare il suo ok convinto alla requisizione della Cà Matta, un edificio destinato all’educazione ambientale per i bambini, per sistemare 24 clandestini, nel Parco dei Colli; ha concesso l’ex Gleno per ospitare altri 60 pseudo profughi; ha difeso la cancellazione del presepe dalla scuola della Celadina per non disturbare la sensibilità dei non cristiani; ha attaccato Maroni per la sua posizione contro il ministero dell’Interno e i prefetti per l’invio di altri clandestini in Lombardia ed ora mette a disposizione l’ex asilo comunale di Castagneta per il trasloco di 25 migranti del Gleno. Peccato che un simile attivismo per i bergamaschi non lo si sia mai visto. Anzi, ci arrivano segnalazioni che in Comune a qualche italiano in difficoltà sia stato risposto di “fare colletta tra parenti”».

«Da una parte Gori spalanca le porte agli immigrati clandestini - spiega Alberto Ribolla, capogruppo consiliare della Lega Nord - mentre dall’altra pensa solo a stangare i bergamaschi con un aumento degli oneri a carico dei cittadini e una riduzione dei servizi. Lo dimostrano il milione di euro in meno per la polizia locale, le 20 ore a settimana di apertura in meno per le biblioteche, un cospicuo aumento delle multe (+50%, da 4,6 a 6,9 milioni), i biglietti a pagamento per i musei, l’aumento del canone dei lumini al cimitero (mentre garantisce sconti e tariffe agevolate per il cimitero islamico!), per non parlare del piano delle opere pubbliche, per il quale vengono previsti solamente 20 milioni di euro: l’unica opera degna di nota è la sistemazione idraulica della circonvallazione di via delle Valli, per il resto, se verrà attuato, si tratta solo di manutenzioni».

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