Bollo per le auto di 20-30 anni
Fuga dei collezionisti nei Paesi dell’Est

In arrivo il bollo per le auto storiche. Fuga dei collezionisti nei Paesi dell’Est e rottamazioni a go go anche di auto di rilevante interesse storico e collezionistico.

Nuovo balzello per le tasche degli italiani. Si tratta dell’introduzione della tariffa piena del bollo auto per le auto di età compresa tra 20 e 30 anni, anche se inserite nelle liste perché non più considerate di interesse storico. A causa di ciò, alcuni cittadini hanno già segnalato alle associazioni dei consumatori che è partito un fuggi fuggi generale verso l’estero, in particolare nei Paesi dell’Est, su tutti la Bulgaria, dei collezionisti in possesso di veicoli che rientrano nei criteri individuati dalla Legge di Stabilità, mentre molti si sarebbero già recati presso le Motorizzazioni Civili di ogni dove in Italia per restituire le targhe.

In sostanza, con la Legge di Stabilità dal 2015 si dovrà pagare tariffa piena il bollo per le auto di età compresa tra 20 e 30 anni anche se inserite nelle liste perché non più considerate di interesse storico. Ovvero tutte le auto immatricolate tra il 1985 e 1995, attualmente esentate, non godranno dell’agevolazione e dovranno pagare il bollo. Per quanto riguarda le polizze assicurative, saranno le assicurazioni a valutare cosa fare.

Questa la brutta notizia per coloro che possiedono una «vecchia auto» in garage. Finora, infatti, non erano interessati dal superbollo i veicoli costruiti da oltre trent’anni e gli autoveicoli di particolare interesse storico o collezionistico, costruiti tra 20 e 30 anni fa, riconosciuti tali dall’ Asi (Auto-moto club storico italiano) o dalla Fmi (Federazione motociclistica italiana). Tali veicoli, che erano soggetti a un regime di favore, continuavano a pagare la tassa automobilistica qualora circolavano, in base agli importi forfetari stabiliti dalla Regione di residenza dell’intestatario del veicolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA