«In arrivo convogli vecchi»
Ma Trenord smentisce

Sono in arrivo treni diesel con oltre quaranta anni di vita per alcune tratte lombarde. Lo scrive Dario Balotta di Legambiente . «Ci risulta - si legge nella nota - che in questi giorni sono arrivati dal Deposito Locomotive di Treviso a quello di Cremona 12 convogli diesel degli anni 70’. Ma Trenord smentisce seccamente.

Sono in arrivo treni diesel con oltre quaranta anni di vita per alcune tratte lombarde. Lo scrive Dario Balotta di Legambiente. Ma Trenord smentisce seccamente.

«Ci risulta - si legge nella nota - che in questi giorni sono arrivati dal Deposito Locomotive di Treviso a quello di Cremona 12 convogli diesel Ale 668 degli anni 70’ serie 1200 (la più vecchia) che erano fermi da anni. Al deposito cremonese spetta il compito di dare leggeri ritocchi e una messa a punto per rimettere in moto questi vecchi treni sulle linee del cremonese, del bresciano e della bergamasca. Secondo il programma di Trenord verranno spostati a Milano i treni elettrici Ale 662 degli anni 80’ per far fronte alle esigenze imminenti dell’expo. Expo 2015 dove i ritardi non sono solo infrastrutturali, ma anche gestionali e di pianificazioni dei servizi di trasporto».

«C’è da chiedersi - prosegue Ballotta - se l’azionista di controllo di Trenord, nonché pagatore dei contributi d’esercizio, cioè la Regione Lombardia, sia è al corrente di questa scelta del management aziendale».

«Se è questa l’attenzione chiesta a Trenord dall’assessore Cavalli, no grazie. Trenord deve uscire dallo stato confusionale in cui si trova, da quando nel dicembre del 2012 ci fu la “Caporetto” ferroviaria lombarda e vennero soppressi centinaia di treni ogni giorno per una settimana consecutiva. La regione dovrebbe pretendere da Trenord una efficace riorganizzazione interna, la riduzione dei costi di gestione, che sono alle stelle, e fare una verifica sul management aziendale, piuttosto che continuare con le solite promesse. Il servizio ferroviario andrebbe messo a gara come avviene nel resto d’Europa. Non possiamo credere che l’invio di una dozzina di vecchi e inquinanti treni diesel a Cremona sia la risposta della regione al Sindaco, che non ha voluto concedere il quadro dell’Arcimboldo all’Expo».

«La settimana scorsa i sindaci di Bergamo e di Cremona avevano scritto alla Regione che era giunto il tempo di cambiare passo nella gestione di Trenord, per migliorare la qualità del servizio ferroviario regionale. Mentre il sindaco di Bergamo aveva sottolineato i disagi, non più sopportabili, dei pendolari della Bergamo Milano, il sindaco di Cremona aveva chiesto di togliere dalla circolazione i vecchi ed inquinanti treni diesel che sferragliano sulla Cremona Brescia, Parma Brescia e Cremona Treviglio, sostituendoli con treni elettrici. L’assessore ai trasporti Alberto Cavalli ha risposto a stretto giro di posta, che sono in arrivo 62 nuovi treni e che l’offerta era stata potenziata sulla Treviglio Milano. Non solo, ma i lievi disservizi e le soppressioni dei giorni precedenti erano da attribuirsi al periodo estivo, in cui si accentuano i livelli di manutenzione alla rete e ai treni. Comunque gli indici di puntualità sono in rialzo. Queste le dichiarazioni dell’assessore: in realtà, per motivi ancora da accertare, Cremona in particolare sta per ricevere l’ennesima delusione dalla Regione Lombardia».

TRENORD

Per Trenord si tratta di “supposizioni, il trasferimento dei treni è avvenuto per ragioni aziendali interne”. Non ci saranno sostituzioni di treni elettrici con treni diesel, come suppone Legambiente e destinati alle tratte ‘minori’, non gravitanti su Milano”.

CONTROREPLICA

«La grave crisi del materiale rotabile lombardo - controreplica Balllotta - è confermata dalla ridicola smentita di Trenord. Quali siano le ragioni aziendali interne è presto detto. Il sistema sta scoppiando e la manutenzione delle ferrovie lombarde non riesce a stare al passo con le necessità di treni giornaliere. Togliere dai piazzali di Treviso 12 treni Ale 668 fermi da anni, vecchi di oltre 40 anni e spostarli a Cremona non è una “ragione aziendale interna” ma il sintomo di una gravissima crisi gestionale. Questo programma di trasferimento treni e di restailing avviato alcuni mesi fa vede già circolare quattro treni arrivati da Treviso (serie 1200) sulle tratte Cremona-Brescia e Parma-Brescia. I prossimi 8 convogli lo saranno alla fine dei lavori di ripristino. Per quanto si possano ripristinate le inquinantissime Ale 668. Nel frattempo 4 treni elettrici Ale 582 in servizio nel cremonese e nel bresciano sono già andati sulla in Valtellina e sono stati risistemati e pellicolati nelle officine di Fiorenza prendendo il logo Val Chiavenna, Valle Spluga e Gavia in vista delle manifestazioni periferiche dell’Expo. Per quanto si possano ripristinate le inquinantissime Ale 668 peggioreranno la situazione nella bassa cremonese, mantovana e bresciana visto che la loro velocità massima sarà di 110 km /h contro i 140 km/h delle automotrici elettriche Ale 582».

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