Incastrato per il tatuaggio
Rapinava farmacie: 4 anni

Fra la primavera e l’estate dell’anno scorso era diventato il terrore delle farmacie, che - secondo le accuse - rapinava armato di coltello o mannaia.

Venerdì 10 aprile Oscar Lancini, 43 anni, di Bergamo, è stato condannato con rito abbreviato a quattro anni di reclusione e 800 euro di multa. Era stato arrestato dalla squadra mobile della questura nel mese di agosto, incastrato da una serie di indizi, fra cui i filmati delle telecamere che lo ritraevano in azione, inquadrando anche un tatuaggio ritenuto corrispondente al suo.

Le farmacie cominciarono a finire nel mirino il 4 aprile. Toccò per prima a quella di via Zanica: un individuo entrò con il volto coperto da un casco e, armato di una mannaia e un coltello, minacciò una dipendente per poi fuggire con un bottino di 440 euro. Il 22 luglio l’ultimo dei colpi contestati a Lancini, alla farmacia di Ponte San Pietro: armato di coltello minacciò di ferire una dipendente: «Dammi i soldi, o vuoi una coltellata?».

L’indizio che ha permesso di mettere la polizia sulle tracce di Lancini è arrivato grazie alla testimonianza di un uomo, che assistette a uno scippo di via Manzù e riuscì a fornire il numero di targa del motorino utilizzato dai malviventi: il mezzo era intestato alla madre di Lancini e in uso abituale al figlio.

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