Incidenti mortali in calo del 9,8%
Rapporto Aci-Istat: luglio il mese peggiore

Diminuiscono i morti sulle strade italiane: nel 2013, rispetto al 2012, il numero delle vittime si è ridotto del 9,8%. In calo anche i feriti, del 3,5%, e gli incidenti, del 3,7%.

In totale l’anno scorso si sono registrati 181.227 incidenti (188.228 nel 2012), che hanno causato la morte di 3.385 persone (3.753) e il ferimento di altre 257.421 (266.864). Per una media di 497 incidenti, 9 vittime e 705 feriti al giorno.

Lo rileva il rapporto Aci-Istat sugli incidenti stradali, presentato a Roma. Con 56,2 morti causa incidente ogni milione di abitanti, l’Italia supera la media europea ferma a 51,4 e si colloca al 14° posto nella graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia.

Le autovetture sono i veicoli più coinvolti in incidenti (67,5%); seguono motocicli (12,8%), autocarri (6,4%), biciclette (5,3%) e ciclomotori (4,5%). I motocicli sono invece quelli più a rischio: l’indice di mortalità è pari a 1,68 morti ogni 100 veicoli coinvolti in un sinistro, contro lo 0,65 delle autovetture; seguono biciclette (1,41) e ciclomotori (0,84; 0,72 nel 2012). Tra il 2012 e il 2013 i decessi in motociclo sono comunque diminuiti del 14,5%, quelli in bicicletta del 14%.

In ambito extraurbano le principali cause di incidente sono la distrazione (20,4%), la velocità elevata (17,5%) e il mancato rispetto delle distanze di sicurezza (13,1%). In città, invece, è l’inosservanza di semafori e regole di precedenza a causare il maggior numero di sinistri (19,1%), seguita dalla distrazione (15,6%) e dalla velocità elevata (9,5%).

Nel 2013 il maggior numero di incidenti stradali con lesioni a persone si è verificato a luglio (17.766), con una media giornaliera di 573 sinistri. Il maggior numero di morti è stato invece registrato ad agosto - 347 in termini assoluti e 11 in media al giorno -, mese in cui anche l’indice di mortalità ha toccato il suo picco, 2,38 morti ogni 100 incidenti.

In generale, in Italia nel 2013 l’indice di mortalità raggiunge il valore massimo tra le 3 e le 6 del mattino, con 5 decessi ogni 100 incidenti, a fronte di una media giornaliera di 1,87. La domenica è il giorno in cui si registra il livello più elevato dell’indicatore, 3,1 morti per 100 incidenti.

Di notte, tra le 22 e le 6, l’indice è più alto fuori città, il lunedì e la domenica (8,32 e 7,94 decessi per 100 incidenti). Secondo il rapporto, inoltre, circa un terzo degli incidenti su strade urbane (32%) avviene nei grandi centri. I comuni che registrano il più alto indice di mortalità sono Napoli (1,69 morti ogni 100 incidenti), Catania (1,57), Trieste (1,43) e Torino (1,31), quelli con il valore più basso sono invece Milano, Genova e Bologna (0,29, 0,40, 0,41).

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