«Io, pensionata fra Imu, Tasi e Tari
Della mia tredicesima non resta nulla»

Una lettrice bergamasca, che preferisce non vedere pubblicate le proprie generalità, ci ha inviato questa lettera aperta, indirizzata al presidente della Confcommercio Carlo Sangalli. «La tredicesima era di 1.300 euro, per le tasse ho sborsato 1.320 euro».

«Caro Presidente – scrive – sono una pensionata statale di 70 anni e le dico che lei non conosce me, ma io conosco lei, avendola vista più volte alla tv mentre ci spiegava che i consumi non aumentavano, anzi diminuivano e che quindi la crisi non sarebbe finita, e così è stato! Ora le voglio raccontare dove e come è andata a finire la mia tredicesima. Già sono fortunata ad avere una tredicesima visto che molti non hanno neppure uno stipendio grazie al numero crescente di aziende che chiudono oppresse da un nugolo di tasse».

«Dunque – prosegue la lettera – a dicembre ricevo la bella somma di 1.300 euro: una cifra importante di questi tempi, ma la gioia dura poco, perché nel Comune dove sono nata si accorgono che non ho mai pagato la Tari, tassa rifiuti. Infatti nel 2001 alla morte del papà ho ereditato un solaio e due box, mai abitati perché “non abitabili”. Dal Comune mi fanno sapere che la Tari va comunque pagata perché il solaio e i box potrebbero potenzialmente produrre immondizia! Cerco di protestare mettendo in evidenza che dall’anno in cui mi sono sposata, 1969, non abito più nel suddetto Comune, ma non c’è niente da fare! Il Comune vuole i soldi e non vuol sentire ragioni, del tipo che la Tari deve essere pagata da chi produce i rifiuti, non da chi non li produce, anche se ha delle proprietà».

«Ma non voglio annoiarla con i miei problemi e le produco il dettaglio di queste tasse: Imu 300 euro, Tasi 94 euro, Tari 2014 = 66 euro, 2013 = 133 poi dal 2012 al 2008 = 1.102 euro, ridotti a 727 se pago entro 60 giorni; riepilogando Imu e Tasi 394 euro, Tari 936 euro, per un totale di 1.320 euro! Ecco dove è andata a finire la mia tredicesima!!!! Il Governo con la sinistra mi ha dato la tredicesima e con la destra il Comune me l’ha sfilata, ma siccome evangelicamente “la mano sinistra non deve sapere quel che fa la mano destra”, il Governo dice che le tasse sono diminuite!».

«E i saldi? – conclude – Ho fatto un rapido esame del mio guardaroba: il cappotto è in ottimo stato, le scarpe possono fare fino all’anno prossimo e l’auto di soli 18 anni va che è una scheggia! Posso aspettare tranquillamente l’anno prossimo e sperare che pochi Italiani siano nella mia situazione e augurare loro che il 2015 sia l’anno della riscossa. Comunque caro presidente l’attendo a fine gennaio 2015 alla tv, perché sono convinta che lei vede un po’ più in là dei nostri politici e dei burocrati .Infine auguro a lei e alla sua associazione un buon 2015! (con il segno più)».

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