La carica dei 120mila docenti
Caccia alla cattedra nella scuola

La carica dei 120mila non eliminerà del tutto i precari assunti con contratto annuale, perché i docenti nella secondaria di primo e secondo grado insegnano materie precise e accedono alle cattedre secondo classi di concorso, cioè secondo raggruppamenti di materie che valgono però per diversi tipi di scuola.

Per esempio: il docente di classe di concorso «latino e greco» è l’unico che può insegnare al liceo classico, mentre il docente di classe di concorso «filosofia e psicologia» insegnerà in licei diversi da chi è abilitato per «filosofia e storia». Oppure ci sono differenze per ordini di scuola «matematica scienze» delle medie non la stessa classe di concorso di «matematica e fisica» delle superiori.

Nel puzzle accade che vi saranno discipline per le quali non ci sarà bisogno di precari e altre tutte precarie, perché non ci sono docenti da stabilizzare nelle Graduatorie ad esaurimento.

Sempre con le cautele del caso, perché non si sa finora quanti esattamente saranno i precari da assumere (finora le cifre ballano, i criteri di assunzione pure) possiamo analizzare per classi di concorso la situazione bergamasca sulla base dei dati reali dell’anno scolastico corrente e sulle stime per il prossimo.

Se consideriamo la fascia della scuola media (secondaria di primo grado in burocratese) vediamo che alcune discipline non avranno bisogno di precari: italiano, matematica, francese, spagnolo, chitarra, clarinetto, percussioni, violoncello. Occorrerà invece assumere precari per completare le file dell’organico in base alle classi per altre materie: 13 per educazione artistica, 27 per educazione fisica, 48 per educazione musicale, 55 per inglese, 6 per tedesco e 3 per violino.

La massiccia presenza di insegnamenti di strumento è collegata alla presenza nella nostra provincia di ben 20 istituti comprensivi a indirizzo musicale. Più complessa la situazione nella scuola superiore (secondaria di secondo grado) dove l’intrecciarsi di indirizzi e discipline divide necessariamente i docenti in mille rivoli. Nelle superiori non ci saranno supplenti per filosofia (in entrambe le classi, con psicologia e con storia), nessuno in matematica, in latino e greco, in economia. Tutte materie dove sono o pochi i posti o pochi i docenti.

Ci saranno però un gruppo di discipline dove si dovrà ricorrere ai precari perché non ci sono candidati nelle graduatorie ad esaurimento: 8 posti per insegnare discipline meccaniche, 2 elettrotecnica, 6 geografia, 3 scienze degli alimenti, 7 edilizia, 15 spagnolo, 3 zootecnia, 3 servizi sociali, 4 cucina e 2 bar. Ci sono poi alcuni laboratori: fotografia, informatica industriale, legno, grafica.

Invece, nonostante la presenza di candidati in Gae, ci sarà comunque posto per supplenti annuali in una serie di discipline: 11 posti per chimica, 17 per educazione musicale, 26 per informatica, 19 per lettere (classe A50). Le stime sono fatte sui curricola attuali, i numeri sarebbero destinati a crescere in caso di reintroduzione di discipline o di aumento di ore di cattedra.

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