La grazia di Monella, ok i pareri tecnici
Ora deciderà il presidente Napolitano

L’istruttoria tecnica si è conclusa e voci ufficiose la danno favorevole per Antonio Monella.

Magistrato di Sorveglianza, Procura generale presso la Corte d’Appello e funzionari tecnici del ministero della Giustizia avrebbero espresso un parere sostanzialmente positivo alla concessione della grazia per l’imprenditore di Arzago d’Adda, in cella dall’8 settembre, dopo essere stato condannato in via definitiva a 6 anni, 2 mesi e 20 giorni per aver ucciso nel 2006 Ervis Hoxa, diciannovenne albanese che aveva sorpreso in cortile a rubargli il Suv.

Nell’entourage dell’imprenditore, assistito dai legali Enrico Mastropietro e Andrea Pezzotta,tutti invitano comunque alla massima cautela e se gli ostacoli tecnici paiono essere stati superati, a quanto pare in maniera positiva, è vero anche che la decisione sulla concessione della grazia spetta soltanto al Presidente della Repubblica, che ha massimo potere discrezionale. I pareri precedenti al suo, infatti, non sono vincolanti.

Quella della domanda di grazia a Monella, ad ogni modo, è una corsa contro il tempo: l’ultima parola spetta al Capo dello Stato, ma Giorgio Napolitano è ormai prossimo alle dimissioni, annunciate per il 14 gennaio. Basteranno due settimane per definire la pratica dell’imprenditore di Arzago?

In queste ore il Guardasigilli Andrea Orlando dovrebbe trasmettere la pratica al Quirinale. Ma prima che lo veda Napolitano, il fascicolo dovrà passare al vaglio del Comparto Grazie del Colle. Un altro organismo tecnico, dunque. Complice il periodo festivo, difficilmente si muoverà qualcosa almeno fino a dopo l’Epifania. E se una decisione non dovesse arrivare prima del 14 gennaio? I tempi si allungherebbero inevitabilmente. Bisognerebbe attendere infatti l’elezione del nuovo Capo dello Stato.

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