La lettera: «Nel commercio le regole purtroppo spesso non vengono rispettate»

«In seguito alla vostra lettera - pubblicata su L'Eco di bergamo il 23 aprile 2009 e avente per titolo "Addio festa familiare. Mio marito lavora all'ipermercato" - esprimo solidarietà a tutti coloro che nel settore del commercio hanno a che fare con un lavoro in cui le regole, purtroppo, spesso non vengono rispettate.

La cosa più grave è che queste regole vengono interpretate, stravolte e male gestite dalle faditiche Istituzioni che, in parte, dovrebbero rappresentarci. Precisando che sono un commerciante e che a tutt'oggi io e i miei dipendenti navighiamo a vista sul 25 Aprile, vorrei fare un paio di domande: cara Ascom, perchè non vi siete seduti al tavolo con l'assessore Ebe Sorti Ravasio il 4 Marzo scorso per discutere delle aperture straordinarie per l'anno 2009? E come mai, spett.le presidente Malvestiti, cerca di recuperare la gaffe tirando in ballo la crisi?

Pensa che sabato 25 Aprile riusciremo a recuperare i buchi di fatturato in sol boccone? Io spero di si, ma obiettivamente....

Io credo che la proroga per l'apertura arriverà ma, al contrario di mie alcune lettere da voi pubblicate in precedenza, apprezzo la presa di posizione che l'assessore Ebe Sorti Ravasio ha pubblicamente manifestato nei confronti di questa vicenda dicendo "Ormai è troppo tardi". Almeno lei, questa volta, è dalla parte degli "SCHIAVI"»

Michele Garufi

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Nel corso della mattinata altre lettere sul tema «apertura sì, apertura no» erano giunte alla nostra redazione. Come quella di un commerciante di Bergamo - in questo caso favorevole all'apertura - che insieme ad altri suoi colleghi aveva preparato un avviso da affiggere sabato sulle vetrine in cui protestava perché non era libero di tenere aperto. Ora quel cartello, alla luce della decisione del Comune, ovviamente non servirà più.

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