L’affido come gesto di amore
Anche la Litizzetto testimonial

Luciana Littizzetto, «la Lucianina nazionale» come Fabio Fazio la definisce, sarà a Bergamo per l’evento finale del progetto «Mi accolgo ti accolgo» sull’affido familiare.

Giovedì 12 marzo nella sala Cutuli di Palazzo Frizzoni avrà luogo una conferenza stampa per presentare la conclusione del progetto, finanziato da Cariplo, dal titolo «Mi accolgo, ti accolgo», due anni di lavoro per la promozione e lo sviluppo dell’affido e dell’accoglienza familiare sul territorio dell’Ambito di Bergamo.

Alla conferenza stampa sarà presente, tra gli altri, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Bergamo Maria Carolina Marchesi. All’evento finale, in via di definizione, sarà presente anche Luciana Littizzetto.

Il progetto «Mi accolgo, ti accolgo. Prospettive di trasformazione dei processi di accoglienza in processi di affido» è nato da una collaborazione del Comune di Bergamo con l'Asl, l'Ambito Territoriale 1 e alcuni enti privati, e si è proposto di attuare una nuova concezione dell'affido, visto non più esclusivamente come servizio tecnico, ma come uno stile di vita accogliente delle famiglie e del territorio; il tutto ampliando il ruolo dell'Ente pubblico da mero sostenitore economico a punto di riferimento a cui rivolgersi.

L'idea attorno a cui ruota il progetto è infatti quella di favorire l'affido in famiglia in maniera rinnovata e maggiormente consapevole, nell'ottica che se essere genitore è impegnativo, essere genitore affidatario lo è ancora di più. Si tratta infatti di una vera condivisione della genitorialità, con l'idea che il minore non recida i contatti con la propria famiglia d'origine, e che, finito il periodo di affido, non sia diviso nemmeno dalla famiglia accogliente. È importante che le due parti coinvolte nel progetto, famiglia d'origine e affidataria, collaborino, e crescano assieme per far sì che il bambino abbia il meglio. L'obiettivo è quello della prevenzione che è ottenuta tramite un servizio dagli effetti concreti sul destinatario, il minore, il quale ha così la possibilità di sviluppare in maniera armonica la propria personalità.

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