La Lombardia pedala, a fatica
E Bergamo ha le ruote (un po’) sgonfie

Siamo al 37° posto per la percentuale di spostamenti in bici e al 30° per i metri di piste ciclabili ogni 100 abitanti.

L’uso della bicicletta è in crescita nonostante le città lombarde non siano ancora a misura di ciclista. I cittadini sono prontissimi a pedalare appena si creano le condizioni per farlo. A Sondrio ad esempio già oggi il 20% degli spostamenti è soddisfatto dalle bici mentre a Pavia il 18% e a Cremona il 16%. Salgono al 9% anche Como e Monza mentre Milano gli spostamenti in bici raggiungono il 6%. E Bergamo? Non bene: è al 37° posto con il 3% di spostamenti al pari di Brescia. In Lombardia solo Lecco, Lodi, Mantova e Varese stanno peggio, ma solo perché non hanno risposto ai questionari di Legambiente.

Il dato emerge da «l’A Bi Ci della Ciclabilità», ricerca sull’uso della bici nelle città italiane capoluogo di provincia realizzata da Legambiente in collaborazione con Rete Mobilità Nuova e presentata alla vigilia di VeloLove, il festival nazionale del ciclismo urbano dal 1 maggio al 7 giugno. «L’A Bi Ci della Ciclabilità» è stato realizzato attraverso un questionario inviato a tutti i Comuni capoluogo di provincia. In primo luogo è stato chiesto di indicare il modal share del proprio territorio, ossia il tipo di veicolo (auto, moto/scooter, trasporto pubblico, bici, piedi) utilizzato dagli abitanti per gli spostamenti sistematici all’interno del centro urbano. Questo è probabilmente il miglior indicatore per determinare la qualità della mobilità su scala urbana. È anche, purtroppo, il parametro su cui i Comuni hanno fornito il minor numero di informazioni: solo 50 città capoluogo (sulle 104 interpellate) hanno dati aggiornati e confrontabili tra loro.

«Il dato vero è che gli amministratori sottovalutano il contributo della ciclabilità al buon funzionamento della mobilità urbana – dichiara Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia – eppure la città ciclabile costa poco, rende molto e fa bene alla salute: l’allarme dei medici è ormai chiarissimo, in Italia 24 milioni di persone soffrono o soffriranno di patologie da sedentarietà, e l’uso della bicicletta come utilitaria è esattamente quanto serve a prevenire questo male che è all’origine di gran parte delle patologie degenerative».

Un altro indice è relativo ai «metri equivalenti» di percorsi ciclabili. In questo campo le città lombarde si attestano in posizioni alte della classifica con Cremona che possiede 30 metri di piste ciclabili ogni 100 abitanti ed è quindi 2ª mentre al 3° e 4° posto troviamo Mantova e Lodi. Al 6° posto c’è Sondrio. Bergamo è 30ª con 9,56 metri. In quanto a dotazione di piste ciclabili per trovare Milano si deve scorrere la classifica fino alla 65ª posizione con solo 2,3 metri ogni 100 abitanti.

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