La madre perde l’occhio, lui si pente
«Non volevo colpirla». Esce di cella

Non volevo colpirla, non l’ho fatto apposta. Avevo perso il controllo e ho lanciato la sedia, ma non contro di lei. Mi dispiace di averla colpita e spero si riprenda, sono preoccupato».

Ha ammesso il suo errore ed è apparso preoccupato per le conseguenze del suo gesto che hanno portato la madre alla perdita dell’occhio, F. M., il 43enne disoccupato di Dalmine finito in manette mercoledì per lesioni gravissime appunto nei confronti della donna 71enne.

Lo ha spiegato sabato 18 ottobre in carcere al giudice per le indagini preliminari. Il 43enne al magistrato ha raccontato quella serata: una delle tante in cui aveva raggiunto la madre nella sua abitazione per cenare con lei. Ad un certo punto è nata una discussione, e l’uomo ha perso il controllo: prima ha sollevato il tavolo in uno scatto d’ira, poi ha lanciato una sedia.

Proprio in quel momento - lo ha raccontato lei stessa - la madre si è alzata, e una gamba della sedia l’ha colpita proprio all’occhio sinistro, facendoglielo perdere e procurandole anche la rottura del setto nasale (40 giorni salvo complicazioni la prognosi). il giudice ha convalidato l’arresto, quindi - tenuto conto di tutte le circostanze, tra cui incensuratezza e pentimento - ha disposto la più lieve misura dell’obbligo di firma quotidiano.

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