La Pasqua nel sorriso degli ultimi
«Siate seminatori di Risurrezione»

«Buona Pasqua!» augura a tutti il ghanese Manuel: hai voglia di ripetergli che «manca ancora un po’ alla festa»… lui va avanti imperterrito. «Buona Pasqua» gli fanno eco gli ospiti islamici che non capiscono, ma si adeguano.

«Buona Pasqua!» augura a tutti il ghanese Manuel: hai voglia di ripetergli che «manca ancora un po’ alla festa»… lui va avanti imperterrito. «Buona Pasqua» gli fanno eco gli ospiti islamici che non capiscono, ma si adeguano.

«Buona Pasqua» dicono in anticipo collaboratori e volontari facendo capire che mancheranno proprio nei giorni in cui la loro presenza è più significativa. È inevitabile a questo punto che ci si chieda che senso abbia quell’augurio così ripetuto e ancor più la celebrazione della morte e risurrezione di Gesù in un ambiente e con gente che poco vuole avere a che fare con la fede cristiana.

È allora che mi viene alla mente lo straordinario quadro della «Salita al Calvario» di Bruegel il Vecchio tradotto in un film altrettanto straordinario («I colori della Passione») da Lech Majewski. Tanto nel quadro del pittore fiammingo come nel film del regista svedese, gli episodi della passione di Cristo paiono smarrirsi nella complessità della scena: a fatica si riesce a coglierli nell’esagerata profusione dei dettagli, mentre l’evento clou della fede sembra perdersi nei troppi racconti....

Leggi tutto l’articolo di Davide Rota su L’Eco di Bergamo del 20 aprile.

LA VEGLIA PASQUALE CON IL VESCOVO

«Ogni giorno raccontate la storia della Risurrezione, con le parole ma soprattutto con i gesti, che siano i gesti di gesù». Così, alla Messa solenne della veglia pasquale il vescovo di bergamo, Francesco Beschi.

«Diventate seminatori di Risurrezione - ha aggiunto mons. Beschi - nella vita della vostre famiglie, nelle nostre comunità e nel mondo intero».

Il vescovo durante la veglia ha battezzato e cresimato 36 adulti, alcuni italiani e alcuni stranieri, che con l’amministrazione dei Sacramenti dell’iniziazione sono diventati cristiani. La cerimonia era iniziata sul sagrato del Duomo con la cerimonia della benedizione del fuoco. Poi l’ingresso e la liturgia.

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