«La Pedemontana arriverà a Osio»
Maroni: nel 2018. Lombardo: forse

«Dobbiamo arrivare a Bergamo». L’obiettivo è stato fissato. A farlo è stato Salvatore Lombardo, presidente della Pedemontana lombarda spa, la società concessionaria che sta costruendo l’autostrada Pedemontana Lombarda-A60.

Il progetto, dopo cinque anni dall’apertura dei cantieri, sabato 24 gennaio ha visto il primo taglio del nastro: nella galleria di Morazzone, nel Varesotto, è stato inaugurato il primo lotto della tangenziale di Varese.

La strada rientra nella prima parte (del costo di 929 milioni di euro) del progetto comprendente anche la tratta A della carreggiata autostradale (che collega Cassano Magnago a Lomazzo, nel Comasco) di cui ci sarà l’apertura al traffico domani, e il primo lotto della tangenziale di Como che sarà inaugurata per l’inizio dell’Expo di Milano.

L’infrastruttura, per essere completata, ha però ancora molta strada da fare. Infatti è previsto che la A60 arrivi fino a Osio Sotto collegandosi all’autostrada A4. Ci arriverà? Secondo Lombardo sì. Da qui la sua dichiarazione: «Dobbiamo arrivare a Bergamo» a cui poi ha aggiunto: «Questa è la nostra missione».

Una missione a cui parteciperà come protagonista la Regione, anche perché è proprietaria (dopo averla ereditata dalla Provincia di Milano) della Milano-Serravalle, la società che controlla Pedemontana lombarda spa. Dalla Regione ieri, alla cerimonia di inaugurazione, erano presenti il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, l’assessore alle Mobilità e alle Infrastrutture, Alessandro Sorte, e il presidente Roberto Maroni che, all’inizio del suo intervento, ha parlato di un momento storico: «Oggi inauguriamo la prima parte della mitica Pedemontana». Dopodiché si è mostrato d’accordo con Lombardo sostenendo: «Dobbiamo arrivare a realizzarla tutta».

Il governatore ha fatto anche una data: «L’impegno è di completarla fino al 2018». La data non è casuale visto che nel 2018 cesserà il suo mandato. Si ricandiderà? Chi lo spera è l’amministratore delegato di Pedemontana lombarda spa, Marzio Agnoloni, il quale ieri ha ringraziato pubblicamente Maroni e Sorte (oltre agli assessori alle Infrastrutture e Mobilità che lo hanno preceduto) «per il sostegno che ci stanno dando, perché vogliono fortemente che la costruzione della Pedemontana lombarda continui». Agnoloni ha però poi aggiunto: «Dobbiamo costringere Maroni a ricandidarsi, altrimenti senza il suo appoggio questa autostrada non la completeremo mai».

Evidente, quindi, che l’amministratore delegato non crede che la A60 possa arrivare a Osio Sotto per il 2018. La data che si ipotizza negli ambienti della società è il 2020. La conferma arriva dal presidente di Pedemontana lombarda spa che, a margine della cerimonia di inaugurazione, parla dell’inizio dei lavori della tratta D (ossia quella che da Usmate, nel Brianzolo, arriva appunto a Osio Sotto) nel 2018 con apertura al traffico nel 2020. Perché però queste previsioni vengano rispettate sarà fondamentale il 2015, anno in cui Lombardo ha dichiarato (questa volta, invece, dal palco della cerimonia inaugurale) dovrà essere raggiunto il «closing finanziario». Ossia, in pratica, dovranno essere raccolte tutte le risorse economiche, pari a 1,8 miliardi di euro, per la costruzione delle tratte B2 e C (che vanno da Lentate a Usmate fra le province di Monza-Brianza e Milano). La B1, invece (che va da Lomazzo a Lentate) è già in costruzione e la sua inaugurazione è prevista per l’inizio dell’Expo insieme al primo lotto della tangenziale di Como.

© RIPRODUZIONE RISERVATA