La Provincia disarma i suoi autisti
«La pistola non è necessaria»

La Lega disarma gli autisti. Per ora è solo un indirizzo, ma le idee, discusse nella Giunta provinciale di lunedì, sembrano già chiare. Finora i quattro autisti di via Tasso, alla guida di altrettante vetture a disposizione degli organi istituzionali e degli assessori, avevano un decreto di guardia giurata particolare e porto d'armi. In pratica, a seguito di corsi e della frequenza del poligono, ricevevano la nomina della Prefettura, che consente di portare l'arma su tutto il territorio nazionale, con compiti di difesa sia del bene (l'auto) sia della persona (in questo caso il presidente della Provincia).

La situazione è stata descritta dal segretario generale Benedetto Passarello, che ha rimesso la palla al centro dell'esecutivo: «È opportuno o no mantenere questa situazione?». L'intenzione di via Tasso nuova versione sarebbe non rinnovare né il decreto (che ha validità quinquennale) né il porto d'armi (che dura due anni) dei dipendenti in questione.

Lo conferma il presidente Ettore Pirovano: «Ci sembra assurdo che gli autisti vadano in giro armati, e comunque non ci piace avere persone armate in auto. La questione andava affrontata perché scadeva il porto d'armi, e non ci sembra opportuno che venga rinnovato: non ci sembra né necessario né giustificato».

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