La scarpata di San Martino si muove
Sovere: torna l’allarme dopo 12 anni

Sembrava un problema ormai definitivamente archiviato e risolto. Sembrava, perché la rupe di San Martino a Sovere ricomincia a franare.

La scarpata verticale che si alza per 55 metri dal letto del torrente Borlezza e arriva fino a via Madonna della Torre ha ripreso a muoversi, scaricando nei giorni scorsi massi, detriti e fango su un fronte di circa 15 metri.

Era stata messa in sicurezza 12 anni fa con un intervento di oltre 500 mila euro, ma le ultime piogge torrenziali hanno provocato il cedimento della parete in più punti e hanno convinto il sindaco Francesco Filippini a dichiarare l’inagibilità di due abitazioni (una disabitata), il che ha comportato l’evacuazione di due persone, madre e figlia, ora alloggiate in un appartamento parrocchiale. La loro casa è collocata, infatti, proprio sopra il punto in cui la rupe ha ripreso a franare.

«Siamo molto preoccupati - ammette il primo cittadino -, perché l’intervento di messa in sicurezza realizzato tra il 2002 e il 2003 sembrava aver risolto il problema: con un sistema di pali conficcati nel terreno “alla berlinese”, il sottosuolo era stato rinforzato e la situazione sembrava essere migliorata. Siamo però consapevoli che si tratta di un problema complesso con cui dobbiamo fare i conti in continuazione».

Tra via Madonna della Torre e il Borlezza, nel tratto dove il terreno della rupe cede a causa della pioggia, si affacciano una quindicina di abitazioni private. «In questi giorni - annuncia il sindaco - installeremo alcune sonde che dovranno monitorare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi i movimenti del fronte franoso».

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