La taragna «scende in città»
Le degustazioni al Palamonti

«La polenta taragna orobica, l’oro della nostra terra». Bergamo celebra il suo piatto tipico per l’Expo 2015: dal 22 al 24 novembre, al Palamonti, menù, degustazioni, convegni e laboratori, con 30 espositori di prodotti tipici bergamaschi

Menu, degustazioni, convegni e laboratori. Tutto per celebrare il piatto tipico per eccellenza delle Orobie, la polenta taragna. Da Branzi, in Val Brembana, storica capitale del piatto che abbina mais e formaggi (formaggio tipico Branzi, Formai de Mut e Bitto Storico), la taragna «scende in città» per un evento tutto da gustare, vedere, approfondire.

L’obiettivo? Lanciare «l’oro della nostra terra» come sapore rappresentativo dell’arco orobico nell’Expo del prossimo anno. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Frizzoni, sede del Comune di Bergamo.

L’appuntamento sarà da venerdì 22 a domenica 24 novembre, con l’organizzazione dell’ “Associazione Fiera San Matteo - Branzi”, attiva dal 2004 nella promozione e nella valorizzazione delle tipicità agroalimentari orobiche, in collaborazione con l’Unità di Ricerca per la Maiscoltura di Bergamo (Cra-Mac).

La tre giorni sarà ospitata dal Cai e Csi al Palamonti e alla Cittadella dello Sport di Bergamo. “La polenta taragna orobica – spiega il presidente dell’associazione Francesco Maroni – costituisce da secoli il piatto rappresentativo delle nostre montagne, un brand conosciuto ovunque da valorizzare quale volano turistico ed economico dell’intero arco delle Orobie. Questo ambizioso progetto nasce da due precedenti edizioni svoltesi a Branzi, patria del “Sole d’inverno”, così veniva chiamata la polenta taragna. Per tre giorni questo antico piatto, spina dorsale della cucina bergamasca, sarà il protagonista dell’evento cittadino. Il Palamonti ospiterà anche le mostre dedicate ai 150 anni del CAI nazionale e ai 140 della sezione locale, nonché una trentina di stand di prodotti tipici che si abbinano perfettamente alla taragna”.

La fiera dedicata alla taragna celebrerà innanzitutto i suoi ingredienti: le pregiate farine, in particolare quelle ottenute con il mais Spinato di Gandino (presidio Slow food), il Rostrato rosso di Rovetta, il Nostrano dell’Isola e il Misto Saraceno della Valtellina. Quindi i prodotti caseari: Formaggio Tipico di Branzi, Formai de Mut dop dell’alta Val Brembana, Bitto e Bitto storico (presidio Slow food).

Negli stand sarà possibile degustare una serie di selezionati prodotti tipici che si abbinano alla polenta taragna: i vini dei Consorzi del Moscato di Scanzo e del Valcalepio, i grandi vini valtellinesi, birre artigianali bergamasche, parüch (o spinacio di montagna), funghi, tartufo nero di Bracca, uova, salumi di montagna, sardine essicate del lago d’Iseo e naturalmente i Formaggi Principi delle Orobie (oltre a Branzi Ftb, Formai de Mut e Bitto Storico, anche Strachitunt Valtaleggio dop, Stracchino all’antica delle Valli Orobiche e Agrì).

L’apertura dell’evento è in programma per venerdì alle 17 con il convegno a cui interverranno il Presidente dell’Associazione Fiera San Matteo - Branzi Francesco Maroni, il presidente di Turismo Bergamo Luigi Trigona, Andrea Locati della Camera di commercio, il consigliere di Expo 2015 Fabio Marazzi, l’Assesore provinciale all’Expo Silvia Lanzani, e Paolo Valoti dell’Unità di ricerca per la maiscoltura di Bergamo. Sabato e domenica in programma laboratori del gusto con Slow food, analisi sensoriali di polente e formaggi, quindi convegni di formazione per operatori e appassionati di cucina e cibo del territorio, realizzati in collaborazione con Ascom Formazione e Cescot Confesercenti, open day nella Cittadella dello sport e tornei sportivi dimostrativi.

La tensostruttura con stand e menu sarà aperta dalle 17 alle 22 di venerdì, dalle 10 alle 22 di sabato e domenica. Ma perché la polenta è definita come l’”oro della terra”? “Perché rappresenta un elemento di nutrizione basico presente nella vita quotidiana della famiglia da secoli - spiega l’assessore alle Attività produttive del Comune di Bergamo Enrica Foppa Pedretti – in particolare in periodi di povertà. Un alimento di grande rilievo perché è parte del nostro patrimonio agro-alimentare e per il potenziale sostegno e di visibilità che può dare al nostro territorio. La polenta, inoltre, è versatile perché accompagna piatti sia casalinghi sia di alta cucina. In poche parole è “paziente”, è semplice e non delude mai”.

“Nell’immaginario comune dei turisti italiani e stranieri – conclude Maroni - Bergamo non è considerata solo come una bella città di arte e cultura ai piedi delle Orobie, ma è anche percepita come una città “montana”. La polenta taragna è senza dubbio il piatto della festa, ricco di valori nutrizionali e umani: basti pensare al lento rituale della sua preparazione attorno al focolare, che unisce la tradizione contadina e le produzioni tipiche che hanno segnato per secoli la Bergamasca, in città, montagna e pianura. Dal punto di vista nutrizionale la taragna è un piatto adatto anche ai vegetariani e nutre in modo sano. Recenti studi coordinati dalla Comunità Montana dell’Alta Valle Brembana (riassunti in un cluster d’eccellenza) hanno infatti sfatato l’idea che i formaggi e il burro siano concentrati di grassi saturi, dimostrando il loro valore nutrizionale e l’assenza di correlazione con il colesterolo, a patto che provengano da bestiame allevato in montagna.

Un piatto, quindi, tanto popolare quanto nobile, dalle potenzialità eccezionali. Per questo può essere senza dubbio eletto piatto simbolo di Bergamo per l’Expo 2015”. La Camera di Commercio di Bergamo, che promuove la tutela del prodotto tipico bergamasco, come il marchio “Bergamo città dei mille… sapori”, ha recentemente istituito una commissione di esperti per definire la “ricetta della polenta taragna orobica”.

Con la ricetta ufficiale del prodotto tipico per eccellenza della terra bergamasca, in collaborazione con Ascom e Confesercenti stanno promuovendo l’iniziativa “Alta Cucina. La polenta taragna orobica nel menù”, attraverso la sensibilizzazione dei ristoranti nel mantenere alla carta la polenta taragna con la creazione di un piatto tipico fino al 21 marzo, termine dell’inverno. La prima lista degli aderenti sarà presentata in occasione dell’iniziativa “La polenta taragna orobica scende in città”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA