La tragedia di Silvia, morta a 26 anni
Indagati i medici che l’hanno curata

I familiari vogliono che si faccia chiarezza sulle cause del decesso della giovane, operata a febbraio. C’è un nesso causale?

Sono indagati i medici che in questi mesi si sono occupati del caso di Silvia Tremolada, la 26 enne di Castione che si è spenta lunedì mattina a Bratto dopo mesi di sofferenze. La ragazza a febbraio era stata sottoposta ad un intervento chirurgico allo stomaco alle Cliniche Gavazzeni di Bergamo, ma nelle fasi successive ha sempre sofferto di forti dolori: inutili le visite effettuate in diversi ospedali. I familiari vogliono che sia fatta piena luce sull’accaduto: la ragazza ha cominciato a stare male poco dopo l’intervento chirurgico ma è da stabilire se la sua morte sia una diretta conseguenza dell’operato dei medici.

Il sostituto procuratore Laura Cocucci ha così aperto un fascicolo per omicidio colposo e indagato tutto il personale medico che si è occupato di Silvia. Un atto dovuto anche per permettere agli indagati di nominare i propri consulenti per l’autopsia, che sarà eseguita nella mattinata di venerdì 19 giugno all’ospedale di Piario. Intanto, la direzione sanitaria di Humanitas Gavazzeni «esprime cordoglio ai familiari per la scomparsa della giovane – si legge in un comunicato – e ripone piena fiducia nell’azione della magistratura volta a far luce sulla vicenda. Restando a completa disposizione per ogni tipo di collaborazione, è stato attivato un gruppo di lavoro interno coordinato dalla direzione sanitaria per accertare e chiarire tutti i particolari del caso».

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