Ladri «affamati» di rame
Prima il furto, poi lo spuntino

Terza sgradita visita in due mesi, con il sospetto che ad agire sia stata una banda di malviventi un po' troppo bene informata. Nel mirino dei ladri di rame è finito lo stabilimento delle ex cartiere Cima, a San Giovanni Bianco.

Terza sgradita visita in due mesi, con il sospetto che ad agire sia stata una banda di malviventi un po' troppo bene informata. Nel mirino dei ladri di rame è finito lo stabilimento delle ex cartiere Cima, a San Giovanni Bianco, attualmente adibito a parte delle attività produttive di Smi Group, società che si occupa della realizzazione di macchine confezionatrici.

I malviventi se ne sono andati con circa 40 quintali di rame, attrezzi e merce varia, per un bottino che si aggira intorno ai 15-20 mila euro, non prima di aver consumato anche uno spuntino nella mensa della ditta, scassinando i distributori automatici di snack.

Il colpo nella notte fra domenica e ieri. «Di recente – spiega Ennio Nava, consigliere delegato di Smi – abbiamo acquistato cavi di rame per la ristrutturazione dello stabilimento dell'ex cartiera». Qualcuno però ha forzato il cancello della ditta ed è riuscito ad introdurre anche un mezzo, probabilmente un furgone, su cui caricare la refurtiva.

I ladri sono riusciti anche a non far scattare l'allarme antifurto. Va poi aggiunto che il colpo messo a segno l'altra notte è il terzo in soli due mesi.

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