«L’America? È meglio Bergamo»
Sorride la bimba dal volto nuovo

A Bergamo ci è venuta l’ultima volta circa un mese fa. Da Birmingham, Alabama, Stati Uniti d’America: non un viaggio di turismo, né di studio, né un ritorno alle radici. Un viaggio, l’ennesimo, per motivi di salute: un «viaggio della speranza»

A Bergamo ci è venuta l’ultima volta circa un mese fa. Da Birmingham, Alabama, Stati Uniti d’America: non un viaggio di turismo, né di studio, né un ritorno alle radici. Un viaggio, l’ennesimo, per motivi di salute: un «viaggio della speranza» in senso contrario rispetto a quelli che gli italiani fanno in cerca di guarigione puntando all’eccellenza Usa.

Questa volta è una statunitense che è venuta a Bergamo. E non una volta sola. Sì, Britney Bradford, bellezza bionda americana al 100%, 31 anni, una laurea in biologia e un futuro da cantante, sposata con un costruttore, a Bergamo ci è venuta per far curare la figlioletta Layton, nata con una severissima forma di labiopalatoschisi bilaterale (una malformazione del palato che si estende anche alle labbra e alle ossa e impedisce di parlare, bere, nutrirsi quando anche di respirare).

Layton, operata per tre volte, sempre a Bergamo - e sempre da Antonio Cassisi, direttore della Chirurgia maxillofacciale dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo - ora è guarita ed è bella come la sua mamma. Che ieri, in collegamento Skype dalla sua casa in Alabama non ha esitato a spiegare perché è venuta a Bergamo per far operare la figlia. «Perché in America non c’è nessuno in grado di fare questi interventi così bene come a Bergamo. Siete voi l’America. E lo so per esperienza personale».

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