«Bergamo città sicura
ma troppe scarcerazioni facili»

Bergamo nel suo complesso è una città sicura e bisogna fare attenzione a come si analizzano i dati delle ricerche nazionali che mettono la nostra città, nella classifica della sicurezza del Sole 24 ore, sotto Reggio Calabria, Napoli e Caserta. Si può riassumere così quanto emerso nel dibattito pubblico avvenuto martedì 28 aprile al Caffè Letteraio di via San Bernardino. Davanti a uno scarso pubblico - una decina i aprtecipanti in tutto - si sono confrontati l'assessore cittadino alla Sicurezza Dario Guerini e il questore di Bergamo Dario Rotondi.

Secondo i due rappresentanti pubblici la nostra città è sicura, con inevitabili zone di emarginazioni e degrado che le forze dell'ordine tengono monitorate. Si parla per esempio della zona della stazione, di piazzale Alpini, con il questore che sollecita normative più efficaci: «È finito il tempo del buonismo - dice - ed è importante che un malvivente, se arrestato per un azione illegale, in carcere ci resti».

E se «immigrazione non equivale a criminalità», come sottolineano entrambi i rappresentanti delle istituzioni locali, Guerini sollecita una città più vitale che contrasti così la paura e il senso di insicurezza: «Proprio per questo - dichiara -l'amministrazione prevede incontri con i gestori dei locali pubblici serali al fine di rendere la città più appetibile e viva». E sulla recente manifestazione pro-Daragi Rotondi ha qualcosa da dire, contestando il corteo, «fatto quando si era deciso il dissequestro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA