«Il plico a Mastella? Un’opera d’arte» Ezio Locatelli (Prc) sgonfia il caso

Non sarebbe un pacco intimidatorio ma «un’opera d’arte» il plico spedito da Bergamo e intercettato in un ufficio postale di Roma, diretto al Guardasigilli. Il contenuto, un manichino incaprettato mani e piedi con scritte in arabo, aveva allarmato la polizia, ma il parlamentare bergamasco di Rifondazione, Ezio Locatelli, spiega: «Si tratta in realtà di un pacco regalo spedito dall’artista bergamasco Giovanni Bianchini - ha aggiunto Locatelli - senza alcuna minaccia, e contenente un’opera d’arte».Il pupazzo contenuto nel plico, sarebbe stato infatti realizzato con dello scotch con l’intenzione di rappresenta le vittime delle cosiddette «extraordinary redention», uomini arrestati dai servizi segreti americani e ora ingiustamente detenuti nelle carceri di mezzo mondo con l’accusa di terrorismo.
Il plico evoca il caso di Britel Abu El Kassim (nell’intestazione del mittente la scritta in italiano «www.giustizia e libertà per Kassim.net»), cittadino italo-marocchino, sposato con una donna italiana e residente a Bergamo. L’uomo è stato arrestato nel 2002 in Pakistan con l’accusa di essere un terrorista seguace di Bin Laden. Nel 2004 è stato trasferito in Marocco, dove è in carcere, condannato a nove anni per i reati di associazione sovversiva e per tenuta di riunioni non autorizzate.
Da novembre El Kassim ha cominciato uno sciopero della fame. Il 20 dicembre il sindaco di Bergamo Roberto Bruni si è appellato al presidente del Consiglio Romano Prodi e al ministro degli Esteri Massimo D’Alema per chiedere un intervento del governo italiano a favore di El Kassim, facendo seguito alla richiesta di grazia presentata da tempo da parlamentari italiani ed europei a re del Marocco Mohammed VI.

(01/01/2008)

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