«Sparì da Bergamo Lo prese la Cia»

Arrestato in Pakistan, trasferito in Marocco con un aereo della Cia, torturato per mesi senza alcuna accusa. Poi rilasciato e arrestato di nuovo con l’accusa formale di associazione terroristica. È un rapporto della Federazione internazionale dei diritti dell’uomo (Fidh) a fornire nuovi dettagli sulla storia di Britel Abu El Kassim, il marocchino con cittadinanza italiana che fino a cinque anni fa viveva in via don Luigi Palazzolo con la moglie bergamasca (bibliotecaria a Valtesse) convertita all’Islam. Oggi El Kassim si trova in carcere in Marocco: i commissari della Fidh hanno denunciato il «sistematico ricorso a sevizie» nei suoi confronti, quando, fra il 2002 e il 2003, fu detenuto «senza accusa» a Temara.(09/04/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA