Le piscine pubbliche in rosso
«Ma è solo colpa del meteo»

Una boccata d’ossigeno e adesso di nuovo col fiato corto. Dopo l’exploit dello scorso anno (un utile di 380 mila euro), Bergamo infrastrutture – società partecipata da Palafrizzoni cui sono affidati gli impianti sportivi e le reti – torna in rosso.

Il consuntivo 2014 registra una perdita di 469 mila euro, l’unica tra le partecipate, assieme a quella di Cobe (93 mila euro) e Bergamo servizi pubblici più formale che sostanziale essendo il conto economico sotto di 8 mila euro. Dalle stelle alle stalle?

Diciamo innanzitutto che la vera anomalia era stata l’utile dell’esercizio 2013, perché purtroppo la società non ha mai navigato in buone acque con un deficit legato fondamentalmente a una gestione degli impianti sportivi da sempre in rosso. Per intenderci: quando è andata bene si è raggiunto il pareggio. Il bilancio dello scorso anno, invece, era schizzato in utile grazie soprattutto all’azzeramento del famoso «buco» sui derivati legato alla partita che Bergamo infrastrutture si trascinava tra le passività dai tempi dell’acquisizione delle reti di Bas e che aveva costretto a un accantonamento di 3,2 milioni di euro. L’accordo siglato con Unicredit – l’istituto di credito si era accollato metà del valore di mercato dello stesso derivato, rifinanziando con un mutuo la parte restante – aveva consentito infatti di cancellare lo strumento finanziario che, ogni anno pesava sul bilancio per diverse centinaia di migliaia di euro di interessi passivi. Un bel colpo. Che però non è bastato. Perché, in realtà, l’accordo ha avuto dei riflessi negativi anche sulla gestione dell’anno seguente: essendosi perfezionato nella seconda metà dell’anno – quando tra l’altro il presidente uscente Mario Foti ha passato il testimone al suo successore Vittorio Rodeschini –gli oneri finanziari dei primi sei mesi sono comunque finiti nel conto economico 2014, determinando buona parte della perdita. Per il resto il risultato è legato fondamentalmente al disastroso meteo dello scorsa stagione estiva che ha praticamente dimezzato i ricavi delle piscine Italcementi, così come non hanno aiutato le difficoltà strutturali legate alla gestione degli impianti. Tanto per intenderci, per far quadrare i conti, il Comune di suo mette un milione all’anno tra obsolescenza degli impianti, adeguamenti tariffari e affitto dello stadio.

Il futuro? Se i vertici della società preferiscono per il momento non rilasciare dichiarazioni in attesa che il bilancio venga approvato dal Consiglio di amministrazione, un dato certo è che nel piano delle partecipate approvato da Palafrizzoni lo scorso marzo Bergamo infrastrutture figura come uno degli asset strategici. La sfida sarà ovviamente quella di far quadrare anche i conti. «Nel complesso – dichiara l’assessore al Bilancio e vicesindaco Sergio Gandi alla vigilia dell’approvazione del consuntivo al quale sono allegati anche i documenti contabili delle partecipate –, non possiamo lamentarci. Le società sono quasi tutte in utile, eccetto Cobe e Bergamo infrastrutture. C’è margine per migliorare e nei prossimi quattro anni cercheremo di farlo».

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