Lido Nettuno a pagamento
Test superato: «Vale i due euro»

Sotto l’ombrellone, fra costumi e occhiali da sole, il ticket non infiamma le polemiche, anzi. Giornata splendida quella di ieri su Sarnico. Lago silenzioso e piatto come una tavola. Qualche gabbiano volteggia sino quasi a sfiorarlo.

Sotto l’ombrellone, fra costumi e occhiali da sole, il ticket non infiamma le polemiche, anzi. Giornata splendida quella di sabato 19 luglio su Sarnico. Lago silenzioso e piatto come una tavola. Qualche gabbiano volteggia sino quasi a sfiorarlo.

Sono le nove di mattina quando puntuale si apre il cancello di ingresso al lido Nettuno, una preziosa area verde comunale di 20 mila metri quadrati, aperta nel 2005 dopo un lifting riuscito da parte dell’amministrazione Dometti.

Si annuncia una giornata calda e da tutto esaurito. Nel parcheggio gratuito di fronte al parco-spiaggia, già una ventina di auto sono sistemate nelle zone d’ombra. Dal primo luglio però si paga l’ingresso al lido. Due euro tutto il giorno, uno per il pomeriggio. Esenti residenti, disabili e minori di 12 anni. Le famiglie si avvicinano al distributore automatico per il ticket, ascoltano le indicazioni dei volontari del Gruppo carabinieri in congedo di Grumello del Monte e pagano con buon senso. Anzi, salgono i consensi.

Giudizio che pare trovare tutti d’accordo. A partire dal primo cittadino Giorgio Bertazzoli, che aveva promesso il provvedimento per la stagione 2015, salvo poi avviarla in sperimentazione già da luglio. «La gestione del parco costa ai sarnicesi quasi 100 mila euro l’anno, dei quali 45 mila per la gestione rifiuti e pulizia e circa 55 mila per le manutenzioni - spiega il primo cittadino leghista, a capo di una Giunta di centrodestra -,ci sembrava doveroso chiedere un contributo al fine di garantire servizi efficienti. Nelle prime due settimane di luglio abbiamo raccolto oltre 3 mila euro a settimana. A fine stagione faremo le dovute valutazioni».

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