Lizzola, proiettile davanti al garage
L’amarezza di Walter Semperboni

«Paura non ne ho. Di amarezza, invece, ne provo tanta. Perché io il mio faccione, seppure brutto, l’ho sempre mostrato senza problemi, perché ritengo che le mie idee siano giuste. Invece chi ha compiuto questo atto è stato senza dubbio meschino, perché nemmeno si è fatto vedere, ma ha preferito lasciarmi un proiettile fuori casa».

Si dice sereno Walter Semperboni, già candidato alla carica di sindaco di Valbondione e tra i fondatori del comitato «Tutti per la valle»: attorno all’una della notte tra sabato 31 ottobre e domenica 1° novembre, rientrando a casa a Lizzola, ha trovato un proiettile davanti alla porta del suo garage.

Semperboni si è recato alla caserma dei carabinieri di Clusone e ha sporto denuncia contro ignoti. Da tempo il lizzolese si è dichiarato contrario alla presenza così numerosa di migranti nel centro montano: «Non saprei dire se questo fatto è collegato con le mie idee, ma non saprei cos’altro pensare: mi sprona soltanto a fare qualcosa di più, visto che evidentemente sto dando fastidio a qualcuno e significa che quanto dico forse è giusto».

Semperboni non si dice contrario all’immigrazione, ma alla sua gestione a Lizzola: «Mi chiedo da tempo come sia possibile che un centro di centoventi abitanti possa arrivare a ospitare cento immigrati.

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