Lo schianto a 210 orari in A4
Arresto convalidato. «Niente alcol»

Ha ammesso che guidava a velocità sostenuta ma ha dichiarato di non aver bevuto e di aver però assunto Tavor e psicofarmaci. Arresto convalidato per James Ryon Heyn, il ventiseienne di origini britanniche che lunedì sera in autostrada ha provocato la morte dell’amico.

Ha ammesso che guidava a velocità sostenuta ma ha dichiarato di non aver bevuto e di aver però assunto tavor e psicofarmaci. Arresto convalidato per James Ryon Heyn, il ventiseienne di origini britanniche residente a Brivio (Lecco) che lunedì sera in autostrada, subito dopo l’uscita di Seriate (direzione Venezia), ha provocato la morte dell’amico che viaggiava con lui su una Mercedes Classe A, andandosi a schiantare, dopo una folle corsa, contro un camion.

La convalida del gip Alberto Viti: il 26enne ha ammesso di guidare ad alta velocità ma ha negato di aver bevuto. Il giovane era privo di patente e correva a 210 chilometri orari: arrestato

per omicidio colposo, aveva un tasso di 1,33 grammi di alcol per litro di sangue, superiore di quasi tre volte il limite di legge.

Subito dopo l’incidente Heyn era finito in ospedale con ferite non gravi. Qui si era rifiutato di sottoporsi al test dell’etilometro e a quello utile a rilevare la presenza di droga. Ma i prelievi del sangue a cui era stato sottoposto due ore dopo lo schianto per esigenze cliniche hanno permesso ai medici di stabilire che Heyn non era sobrio al momento dell’incidente. Così, alla sfilza di accuse nei suoi confronti (oltre all’omicidio colposo, ci sono le lesioni provocate ad altri automobilisti coinvolti, la guida pericolosa, il furto di carburante perché era fuggito da un’area di servizio dopo aver fatto il pieno, e la guida senza patente e il falso ideologico perché aveva riottenuto la patente ritirata simulando di averne subito il furto) va ad aggiungersi quella per guida in stato di ebbrezza.

Durante l’udienza di convalida il ventiseienne ha raccontato che aveva litigato con la madre, fatto che lo aveva particolarmente scosso, e che si stava dirigendo in Austria. Tossicodipendente, in cura al Sert e al Cps di Merate, il giovane ha dei disturbi alla personalità e quella sera aveva tentato di farsi dare dei farmaci in ospedale. Dopo il rifiuto la folle corsa in autostrada in compagnia dell’amico Stefano Annoni, 35 anni di Bernareggio (Monza Brianza).

Heyn s’era fermato all’area di servizio Brianza Sud a Caponago (Mb), aveva fatto il pieno (per un importo di 91,50 euro) ed era fuggito senza pagare. Gli addetti della stazione di servizio avevano dato l’allarme. Una pattuglia della polizia stradale di Seriate aveva intercettato la Mercedes all’altezza di Bergamo: gli agenti l’avevano vista zigzagare fra il traffico a velocità molto sostenuta.

Nemmeno il tempo di mettersi all’inseguimento, che l’auto aveva sbandato ed era finita contro un autocarro, che era carambolato contro una Peugeot 206 su cui viaggiava una famiglia di Lainate (Milano). Annoni era morto venti minuti dopo lo schianto, mentre Heyn se l’è cavata con lesioni giudicate guaribili in 40 giorni ed è tuttora piantonato in stato di arresto all’ospedale Papa Giovanni.

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