L’indulto a Bergamo ha funzionato
Solo 17 recidivi e carcere meno affollato

A quasi cinque mesi dal provvedimento di indulto deciso dal governo (per la precisione il 31 luglio scorso), il bilancio delle conseguenze per la casa circondariale di via Gleno a Bergamo è tutto in pochi numeri: i recidivi sono diciassette in tutto, e l’affollamento del carcere è stato diminuito. In cella a fine luglio c’erano 534 detenuti (la capienza sarebbe 210); per l’indulto ne sono usciti da via Gleno 262; sono stati riarrestati in 22: di questi 17 erano appunto detenuti a Bergamo e cinque in altri istituti di pena d’Italia.«Credo che bastino questi numeri per capire che l’indulto è stato ed è un provvedimento da difendere sia per le condizioni di vita dei carcerati, sia per chi opera negli istituti», ha sottolineato don Fausto Resmini, cappellano del carcere, nella trasmissione «Indulto e giustizia ingiusta?» andata in onda su «Radio E».(19/12/2006)

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