Magoni: «Inconcepibile, al governo
manca il ministero dello Sport»

È questo il rammarico dell’assessore al Turismo di Regione Lombardia e delegata Coni, Lara Magoni, nei confronti della scelta del premier Draghi di non dedicare un ministero allo Sport. Soddisfazione invece sul turismo: «Finalmente un ministero ad hoc dedicato al turismo, come ho più volte auspicato da assessore regionale».

«Ancora una volta lo sport è stato dimenticato dalla politica». È questo il rammarico dell’assessore al Turismo di Regione Lombardia e delegata Coni, Lara Magoni, nei confronti della scelta del premier Draghi di non dedicare un ministero allo Sport. «In un periodo di forte crisi, dove la pandemia ha messo in ginocchio l’attività di migliaia di operatori del settore, con le incertezze sulle riaperture di palestre e piscine, con la montagna bistrattata - ha aggiunto -, il nuovo Governo nasce senza un Ministero ad hoc». «Siamo passati da un ministro, Spadafora, che ha ammesso candidamente di non conoscere lo sport, al nulla – ha concluso –. Mi auguro, che nelle prossime ore si possa comprendere con chiarezza a chi farà a capo la delega allo Sport».

L’assessore accoglie invece con soddisfazione l’istituzione di un dicastero ad hoc per il turismo. «Finalmente un Ministero ad hoc dedicato al turismo, come ho più volte auspicato da assessore regionale» commenta Magoni. «Ora il settore - continua - diventerà una priorità nazionale: ricordiamo che in Italia dà lavoro a più di un milione di persone, da troppo tempo dimenticate. Auguri di buon lavoro al nuovo ministro Massimo Garavaglia».

«Da troppo tempo - aggiunge l’assessore regionale - la materia del turismo e il suo rilancio sono diventati oggetto di ’dibattito da convegno’, mai tradotte, però, in politiche nazionali credibili. Più volte ho denunciato lo svilimento, nel tempo, di un comparto strategico per il Paese, capace di produrre il 13% del Pil nazionale. Un ambito fondamentale anche per la Lombardia, territorio unico nel suo genere e dalle grandi potenzialità attrattive, con ben 14 siti Unesco, primato nazionale, 250 prodotti enogastronomici DOC e DOCG, la zona lacustre più grande d’Europa e un vasto territorio montano che copre il 40% della superficie. Il rilancio della Lombardia passa anche attraverso la valorizzazione delle sue città d’arte, delle sue splendide residenze e castelli».

«Sono convinta che il ministro Garavaglia, lombardo doc con il quale ho già avuto modo di lavorare in Consiglio regionale - conclude l’assessore Magoni - saprà cogliere le nostre istanze, ascoltando il grido di dolore di migliaia di famiglie e operatori in difficoltà. Conoscendo la sua pragmaticità potremo affrontare quelle tematiche che per troppo tempo sono rimaste ’irrisolte’ sui tavoli nazionali. Il turismo merita un nuovo slancio e un cambio di marcia radicale, per assumere la centralità che merita».

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