Maltempo: a Brignano danni per 300 mila euro

Dal telegiornale di BergamoTvVIDEOrignano.wmvOscillano tra i 150.000 e i 300.000 euro i danni subiti dai residenti di Brignano, colpiti domenica dall’esondazione del torrente Morletta. Le cifre, ancora approssimative, rendono l’idea dell’entità della devastazione. Le abitazioni inondate sono più di trenta, comprese tra la strada provinciale 121, una parte di via Madonna dei Campi e di via Treviglio. I residenti di queste vie ieri sera hanno partecipato a una riunione convocata dal Comune durante la quale hanno ricevuto i moduli per la richiesta di risarcimenti, attualmente poco probabili. Per quanto successo a Brignano, infatti, sembrano non esserci i presupposti per chiedere lo stato di calamità. Non è quindi possibile, in mancanza di questo passaggio, che la sede nazionale della Protezione civile valuti l’eventualità di stanziare fondi statali a favore di Brignano.L’ammontare dei danni subiti da ciascuna delle famiglie colpite dall’allagamento oscilla fra poche migliaia di euro a più di 50.000 euro. C’è chi, a causa dell’acqua, ha perso piccoli elettrodomestici, chi invece cucina, salotto e camera da letto. Il bilancio più pesante per coloro che, oltre ai mobili, hanno perso l’auto. Afferma un residente di via Madonna dei Campi: «Il meccanico mi ha già detto che dovrò spendere circa 20.000 euro per ripararla. Chi me li restituirà?».Ed è proprio questa domanda che ieri i residenti hanno posto, durante la riunione convocata dal Comune, al primo cittadino Giuseppe Ferri.Una domanda che molto probabilmente avrà una risposta negativa. Quando infatti non viene dichiarato lo stato di calamità, la responsabilità di risarcire i danni dovuti a fenomeni naturali passa dallo Stato alla Regione. In questi casi però il Pirellone è solito rimborsare esclusivamente i danni non ai mobili bensì agli immobili. E danni alle strutture, fatto salvo qualche intonaco che per l’umidità inizia a gonfiarsi, i residenti colpiti dall’allagamento non li hanno avuti. Il sindaco Ferri promette però che il Comune non si arrenderà: «Sappiamo che sarà difficile ottenere risarcimenti. Ma non permetteremo certo che a pagare degli errori di altri siano solo i brignanesi».Continua a tenere banco ovviamente anche la questione delle responsabilità. Lunedì dure critiche erano state rivolte contro il Consorzio di bonifica della Media pianura bergamasca che, per mancanza di fondi, non ha ancora completato il canale Gronda Sud il cui scopo sarà raccogliere le acque in eccesso del torrente Morletta per scaricarle nel fiume Serio. La competenza del torrente in realtà non è del Consorzio bensì della Regione. E non a caso ieri l’assessore regionale al Territorio Davide Boni ha annunciato sulla questione la convocazione al più presto di un incontro. Interviene anche il consigliere regionale dei Verdi Marcello Saponaro, chiamato in causa dal presidente del Consorzio, Marcello Moro: «Seguirò il problema, ma al governo regionale ci sono Marcello Moro e i suoi colleghi che devono trovare le risorse per completare il canale». Ieri però i residenti di via Madonna dei Campi hanno addossato responsabilità per quanto accaduto anche al Comune. Sotto accusa la chiusura di un canale che correva sotto la via, passava sotto la provinciale e scaricava in un campo dove ora è in corso un’edificazione. «Avrebbe evitato l’innalzamento dell’acqua fino a un metro di altezza», afferma un residente di via Gramsci. A oggi comunque l’unica cosa certa è che la macchina dei soccorsi ha funzionato. Sul posto sia domenica che lunedì, oltre ai vigili del fuoco di Treviglio e Romano, hanno agito in maniera coordinata le Protezioni civili di Brignano e dei Comuni limitrofi. A loro il ringraziamento dei residenti.(21/05/2008)

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