Maroni, la giunta è quasi pronta
Assessori, c'è l'ipotesi Claudia Terzi

I nomi della nuova giunta regionale sono quasi tutti stabiliti: la sua lista, Roberto Maroni, l'ha fatta. Tra i papabili assessori ci sarebbe anche Claudia Terzi, sindaco di Dalmine. Venerdì la nomina dei prescelti. Resta da chiarire il ruolo di Maroni nella segreteria della Lega.

I nomi della nuova giuntaregionale  sono quasi tutti stabiliti: la sua lista, Roberto Maroni, l'ha fatta. Tra i papabili assessori ci sarebbe anche Claudia Terzi, sindaco di Dalmine. Venerdì la nomina dei prescelti. Resta da chiarire il ruolo di Maroni nella segreteria della Lega.

Roberto Maroni e Umberto Bossi si sono incontrati sabato a Lugano al funerale di Giuliano Bignasca, storico leader della Lega dei ticinesi, che sognava un'unica regione formata dal Canton Ticino e dalle province di Como e Varese. La circostanza non ha però consentito ai due un chiarimento, che lunedì al Consiglio Federale della Lega, in programma in via Bellerio, avranno in un faccia a faccia che non si annuncia facile: dovranno decidere il futuro del partito all'indomani delle elezioni che, nonostante la vittoria in Lombardia, ha fatto segnare un risultato tutt'altro che entusiasmante per il Carroccio.

Intanto, in Regione, si aspetta la proclamazione ufficiale in programma venerdì, quando Maroni sarà nominato ufficialmente nuovo governatore della Lombardia. In casa Carroccio i conti sono già fatti e, anche se si tiene il riserbo sui nomi, tra i papabili ci sarebbe anche la bergamasca Claudia Terzi, sindaco di Dalmine. Maroni incontrerà proprio nel pomeriggio di lunedì il PdL per definire la squadra e dopo la proclamazione di venerdì, la nuova squadra si dovrebbe riunire lunedì prossimo per la prima riunione di lavoro.

Tornando alla questione segreteria, Umberto Bossi - dopo la «notte delle scope» di Bergamo organizzata in seguito agli scandali all'interno della Lega - è andato via via scomparendo dalla scena. Anche nell'ultima campagna elettorale ha partecipato solo ad un paio di manifestazioni. Ora, però, sembra deciso a ritornare protagonista. Si racconta che il senatur abbia telefonato nei giorni scorsi a Maroni, che lo ha sostituito alla guida del partito, per intimargli le dimissioni da segretario del partito dopo la vittoria in Lombardia dove è stato eletto presidente della Regione. «O ti dimetti - avrebbe detto - o lascio il partito» e c'è chi sostiene che il vecchio capo sia intenzionato a chiedere che a sancire il passo indietro sia il raduno di Pontida, previsto per il prossimo 7 aprile. Maroni è pronto a rimettere il mandato come, del resto, ha annunciato in campagna elettorale, lasciando il posto ad un giovane. In via Bellerio, però, sopratutto tra i fedelissimi di Bossi, c'è molto malcontento e non tutti sono disposti ad ad accettare le scelte di Maroni.

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